Gallarate, bivacchi di ubriachi molesti in via Manzoni. Cassani: «Via le panchine»

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GALLARATE – Spariranno le panchine da via Manzoni a Gallarate. O perlomeno dal primo tratto, per cercare di eliminare i bivacchi degli ubriachi molesti davanti alle vetrine del centro città. Ad annunciarlo è il sindaco Andrea Cassani. «Dopo piazza Libertà e largo Risorgimento, la solita compagnia adesso ha preso di mira le panchine di via Manzoni».

Via le panchine

Il primo cittadino si riferisce naturalmente alla Compagnia del Tavernello, il nome con cui a Gallarate viene ormai definito il gruppo di sbandati e senza dimora (molti di loro con problemi di alcolismo) che popolano il centro storico. Gli episodi che li vedono protagonisti – naturalmente in negativo – nelle ultime settimane sono aumentati. E ora l’amministrazione intende correre ai ripari con una soluzione già adottata altrove negli anni passati. «Me lo hanno chiesto alcuni residenti e i commercianti», spiega Cassani. «Siccome la legge non ci permette di levare di torno queste persone, leveremo le panchine. Lo so che non è un rimedio definitivo, ma porterà un po’ di pace a chi abita in via Manzoni e ai negozianti». Secondo il sindaco, «investono soldi ed è giusto che possano lavorare senza che perditempo, maleducati, indecorosi e alcolizzati» facciano scappare i loro clienti.

L’habitat naturale

Il sindaco ha reso noto il provvedimento durante il consueto appuntamento del lunedì sera su Instagram con i suoi follower. A una gallaratese che gli chiedeva di desistere, ha risposto: «Se lei avesse tutti i giorni davanti alle sue vetrine gente che urla, sbraita e litiga probabilmente non mi direbbe di non togliere le panchine. In piazza Risorgimento le abbiamo tolte e i residenti sono felici. Troppo facile abitare altrove e chiedere di lasciarle. Non le toglieremo del tutto, ma dalle aree in cui si ritrovano questi soggetti poco decorosi». L’obiettivo dichiarato è evidente: «Proviamo a togliere gli habitat naturali di questi soggetti per far sì che si spostino altrove».

Con i bei modi non si riesce

Le leggi in vigore non aiutano secondo il primo cittadino le amministrazioni pubbliche a intervenire in modo deciso e definitivo. «La magistratura su queste cose tende a non intervenire, con tutte le giustificazioni del caso, e una serie di reati sono stati depenalizzati. Noi facciamo il possibile per trovare una soluzione, ma fintanto che non commettono reati non possiamo farci nulla. Ci sono però situazioni a cui bisogna dire basta e noi faremo quanto possibile per ripristinare l’ordine». La rimozione delle panchine è una soluzione drastica, ammette il sindaco, ma dettata dalla inefficacia dei controlli. «Noi tutti i giorni abbiamo quattro vigili impegnati a rincorrere queste persone che si fanno fare le sanzioni, tanto poi non le pagano. Continuano a bere alcolici, vanno in coma etilico, l’ambulanza li porta via e dopo qualche ora tornano e si ubriacano nuovamente». Due anni fa il Comune provò a istituire un tavolo di confronto con la parrocchia e le realtà del terzo settore per provare a trovare una soluzione, ma anche con le buone i risultati sono stati sotto le aspettative. «Con i bei modi non si riesce», conclude Cassani.  «Non vogliono nemmeno essere aiutate, ma vogliono continuare a stare in piazza esibendosi in spettacoli deprimenti». Ora però secondo il sindaco si è davvero superato il limite. «Faremo quanto possibile per ripristinare l’ordine».

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