BUSTO ARSIZIO – Il branco ha trovato le sue vittime ideali: due anziani, di cui uno disabile, da sfottere e insultare. Sette bulli, maschi e femmine (perché l’inciviltà è per le pari opportunità a quanto pare) di età compresa tra i 13 e i 15 anni. Per farli smettere di bullizzare i due pensionati è dovuta intervenire la polizia di Stato.
In 7 bullizzano un anziano disabile
E’ accaduto in pieno centro a Busto Arsizio nel pomeriggio di sabato 12 settembre. Il branco ha preso di mira un 70enne disabile. Così, per gioco, per sentirsi “forti”, hanno individuato il più debole della piazza e si sono accaniti. L’anziano è stato insultato e preso in giro. Poi il livello si è alzato e il gruppetto di idioti ha iniziato a sputargli contro arrivando a tirare addosso al disabile un panino che uno dei sette stava mangiando.
Insulti, sputi e una finta zia
Nemmeno l’intervento a difesa dell’uomo da parte di un coetaneo è stato sufficiente per allontanare i ragazzi i quali, al contrario, hanno trovato una nuova vittima, divenuta anch’essa oggetto di sputi e insulti. Il dettaglio che lascia più allibiti è che ad un certo punto una donna (quindi un’adulta) dichiaratasi zia di una dei minorenni ha avvicinato con fare aggressivo il secondo anziano preso di mira chiedendogli spiegazioni su quanto stesse accadendo. Solo l’intervento della volante ha interrotto l’attacco di bullismo collettivo ai danni dei due anziani. La donna, appena identificata dagli operatori, si è allontanata disinteressandosi della asserita nipote, rivelandosi poi una semplice conoscenza. I minori sono stati tutti accompagnati al commissariato di via Foscolo dove sono stati identificati e affidati ai genitori, nel frattempo chiamati per recuperare i figli. Il caso è stato ufficialmente segnalato alla Procura dei Minori di Milano affinché tramite altri enti venga avviata un’indagine per accertare in quale contesto famigliare i sette ragazzini stiano crescendo. Tanto più che uno di questi era già stato fermato dalla polizia mentre stava acquistando della droga.
Malato di Alzheimer minaccia la moglie
Una seconda pattuglia è stata invece impegnata in una zona semi centrale della città per una segnalazione di minaccia da parte di una persona armata di coltello. Intervenuti sul posto, gli agenti hanno trovato i congiunti di un anziano malato di Alzheimer il quale, a causa della malattia, aveva poco prima minacciato la moglie brandendo un coltello. La nipote, chiamata ad intervenire, ha contattato la volante che ha provveduto a rintracciare l’uomo allontanatosi nel frattempo dall’abitazione portando con sé il coltello. L’uomo è apparso collaborante con gli operatori che lo hanno convinto a farsi assistere dai medici del pronto soccorso.
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