Busto avrà uno sportello di ascolto per persone con disturbi dell’alimentazione

La mostra fotografica di Ananke #iononesisto

BUSTO ARSIZIO – La settimana del “Fiocchetto Lilla”, per la sensibilizzazione sui disturbi alimentari, è appena passata, e Busto compie un primo importante passo per portare in città un vero e proprio punto d’ascolto dedicato ai pazienti che soffrono di questi disturbi e alle loro famiglie. Siglato dalla giunta comunale che, su input dell’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni, ha dato il via libera ieri, 22 marzo, ad un progetto pilota della Fondazione Ananke di Villa Miralago, ente del terzo settore che gestisce una serie di centri per la cura dei disturbi alimentari, a partire da quello di Cuasso al Monte da cui prende il nome.

Dai sogni ai passi concreti

Il tema è già da tempo al centro dell’attenzione dell’assessore Reguzzoni, che aveva anche ipotizzato la possibilità di destinare la Colonia “Sorriso dei Bimbi” di Alassio, che necessita di un restyling e di una parziale riconversione da finanziare con capitali privati o del PNRR, proprio ad ospitare un centro per la cura dei disturbi alimentari. In attesa che un sogno così ambizioso possa concretizzarsi, un primo importante step è rappresentato dalla partnership con Fondazione Ananke, player specializzato in questo ambito.

Il progetto pilota

Per ora la Fondazione ha chiesto al Comune l’utilizzo gratuito di uno spazio espositivo per mettere in scena la mostra fotografica sui disturbi alimentari #iononesisto (attualmente in corso a Porto Ceresio), ma anche una sede dove istituire uno sportello da utilizzare come punto di ascolto, oltre ad un contributo per la realizzazione di un progetto pilota per lo sviluppo di interventi di divulgazione, prevenzione ed assistenza per i disturbi alimentari. Oltre alla mostra, che si svolgerà a giugno a palazzo Cicogna, e allo sportello, il progetto prevede una successiva analisi dei fabbisogni formativi del personale sanitario e sociosanitario presente sul territorio.

Lo sportello di Ananke

In questa prima fase palazzo Gilardoni ha deciso di investire la somma di 6300 euro. Il punto di ascolto sarà attivo per sei mesi (rinnovabili), con una presenza a cadenza settimanale di quattro ore da parte di volontari formati e professionisti dell’associazione Ananke Family Ets, che avranno il compito di riconoscere le problematiche legate ai disturbi alimentari e indirizzare pazienti e familiari verso i percorsi di cura più adeguati.

busto arsizio disturbi alimentari – MALPENSA24