BUSTO ARSIZIO – Parole e segni, ma anche colore, vetro, intarsi e ceramiche. Si chiama Minimalia la mostra d’arte che verrà allestita a Busto Arsizio dal 19 al 26 settembre alla Galleria Boragno di via Milano. Un progetto che è nato «da una sfida», si legge in una nota diffusa dagli organizzatori. «In un tempo in cui l’eccesso, l’apparenza, l’esagerazione si impongono quotidianamente, abbiamo voluto proporre una forma di comunicazione ridotta, minimale che cercasse di condensare, sintetizzare, distillare».
L’apertura è dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, dal martedì alla domenica. L’inaugurazione sarà il 19 settembre alle 11.
Cos’è Minimalia
Nel rispetto delle finalità proprie dello statuto dell’organizzazione, il Cab in Minimalia «ha quindi inteso favorire questa volta un dialogo fra i più naturali e spontanei nel mondo artistico: l’arte visiva e la poesia. Ricercare l’essenza nel “piccolo” è stato il mandato per tutti gli artisti». Come forma poetica è stata scelta l’haiku, «per la sintesi e l’immediatezza che, come una freccia, colpisce il cuore e la mente di chi legge». Queste brevi poesie sono il lavoro degli allievi della scuola di scrittura creativa della Ualz di Legnano. Parallelamente alla forma visiva è stata volutamente richiesta l’esecuzione in uno spazio minimo 20 cm x 20 cm, «una prova per l’artista a cogliere il messaggio dell’haiku e riproporlo con la stessa nitidezza ed intensità». Il risultato sono oltre 40 opere pittoriche ma anche vetrata, intarsio, ceramica tutte da osservare e “leggere” una ad una. Un modo per dire che, in Minimalia, «l’artista interpreta la poesia o il poeta descrive l’opera».
Gli artisti
Sono artisti storici del Cab, accanto ai quali vengono ospitati allievi che hanno proposto i loro lavori. Nello specifico sono 44 opere di arte visiva. Suddivise in 3 ceramiche, una tecnica Tiffany, un intarsio ligneo e 39 tra olio, acrilico, collage, acquerello su carta, acquerello su seta, pastello e china. Di fianco a ogni opera verrà esposto l’haiku a cui si riferisce.