Collini (Uniascom): «Con la Tax free Busto sarà più attrattiva per gli stranieri»

BUSTO ARSIZIO – Cercare strumenti che aiutino tutti i commercianti a ricevere nuove entrate, ma anche la ricerca di opportunità di lavoro che portino a fare rete tra le attività. Una «doppia filosofia». Rudy Collini, presidente di Uniascom Confcommercio provincia di Varese, definisce così la strategia che sta alla base della Tax free, pensata anche per Busto Arsizio. Si tratta del sistema che punta ad agevolare – e incentivare – gli acquisti in città da parte di cittadini che provengono da Paesi che non fanno parte dell’Unione Europea. Attraverso sconti dell’Iva.

Workshop, Stamp e Tax free

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Rudy Collini

Il tema Tax free è stato al centro di un workshop oggi, 27 aprile, nella sede bustocca dell’associazione, in collaborazione con il comitato dei commercianti del centro di Busto e con quello di Sacconago. Un modo per «entrare nel merito tecnico e individuare gli strumenti giusti», racconta Collini. Come, ad esempio, la piattaforma Stamp. Si tratta di un’app che consente al commerciante di snellire i processi burocratici, legato direttamente alle attività delle dogane. Vuol dire che «l’importo pagato dal viaggiatore è già calcolato senza Iva». Con una garanzia: «Se il cittadino extra Ue entro 4 mesi non rientra nel suo Paese, quindi confermando di essere effettivamente di passaggio in Italia, automaticamente viene prelevata la differenza dell’Iva dalla carta di credito utilizzata per il pagamento del prodotto». Questo, insomma, «per tutelare il commerciante». L’altro sistema è quello «storico» di Global, che ha sempre funzionato con i cittadini svizzeri: «Il cliente paga il prezzo pieno e poi va all’agenzia delle dogane per avere lo storno dell’Iva».

Busto attrattiva

Una città come Busto, che «magari non è di grande richiamo turistico», può però contare sulla posizione strategica: vicino a Milano, a Malpensa e alla Svizzera. «Se si riesce a far arrivare il messaggio che nei nostri alberghi e nella nostra realtà commerciale ci sono vantaggi economici, si possono intercettare le persone che sono richiamate dai grande eventi (come il Salone del Mobile) o che sfruttano il traffico dell’aeroporto». Di fatto, ricreare una sorta di «duty free».

Il sostegno dell’associazione

«Noi siamo disposti ad aiutare i commercianti nei passaggi burocratici», aggiunge il presidente di Uniascom. Facendo leva su strumenti come Analytics, che «può comprovare la quantità di stranieri che arrivano da fuori la Comunità Europea e che oggi frequentano la città. E quindi confrontare i dati per calibrare la comunicazione da portare avanti». Oltre all’accordo tra l’associazione e i vertici della caserma della Nato, ovvero «una convenzione con i soldati e i loro familiari per avere sconti Iva». Fino alla formazione e ai corsi d’inglese rivolti ai negozianti, «per rendere sempre più attrattiva Busto nei confronti di un turista».

busto collini tax free – MALPENSA24