Busto come Brescello: il “compagno” Ivan Furlanetto ricordato dal liberale Farioli

BUSTO ARSIZIO – Il “compagno” Ivan ricordato dal liberale Gigi. Una sorta di riedizione della «Brescello» di Peppone e don Camillo in salsa bustocca, quella che si è vissuta ieri sera, 28 marzo, in apertura di seduta del consiglio comunale, quando Gigi Farioli ha preso la parola per omaggiare la figura di Ivan Furlanetto, consigliere comunale prima per il Partito Comunista Italiano e poi per Rifondazione Comunista. «Ricordo un amico, che forse per questo sorriderà, venuto a mancare il 14 marzo scorso» le parole dell’ex sindaco che siede tra i banchi della sala esagonale come capogruppo di Popolo Riforme e Libertà. Tra il pubblico c’erano alcuni parenti e amici di Furlanetto, tra cui il figlio Giovanni, già dipendente di Agesp e sindacalista della Cgil.

Il comunista e il liberale

Nel 1993, prima elezione comunale del post-Tangentopoli, il comunista Ivan e il liberale Gigi erano sfidanti nella corsa a sindaco che poi fu vinta dal leghista Gianfranco Tosi: Furlanetto candidato per Rifondazione Comunista, Farioli per il Patto Civico per Busto. Il “compagno” prese più voti del futuro sindaco (Forza Italia ancora non esisteva) ma entrambi si ritrovarono poi sui banchi dell’opposizione del primo governo monocolore Lega, partito che da allora, 30 anni fa, è ininterrottamente in maggioranza. «Io liberale, lui comunista, accompagnati dalla stessa passione ed entusiasmo – rivela Gigi Farioli – Ivan Furlanetto ha avuto grande parte nella storia politica e istituzionale della città. Consigliere del PCI dal 1964 al ’70, consigliere provinciale per diversi anni, poi candidato sindaco nel ’93 e consigliere di Rifondazione Comunista. Da moltissimi anni non era più sul proscenio della politica».

Il ricordo

Nell’omaggiarne la figura, Farioli fa sapere anche che «il figlio mi ricordava un grande sogno di Ivan Furlanetto, che c’entra molto con l’essere innamorato delle istituzioni: quello di un ricordo per il carabiniere Salvo D’Acquisto in piazza 25 Aprile», di fronte alla vecchia caserma dell’Arma. Un invito a concretizzare, almeno post mortem, questo intimo desiderio. Anche il capogruppo del PD Maurizio Maggioni ha ricordato Ivan Furlanetto: «L’ho conosciuto agli inizi della mia carriera politica, come persona retta dal punto di vista ideologico e politico, e sempre molto concreta nel suo contributo per la città. Ha lasciato la sua impronta anche da quando non più in consiglio».

Pietre Vive: c’è il via libera

Nel frattempo in apertura di seduta del consiglio comunale il sindaco Emanuele Antonelli ha annunciato la volontà dell’amministratore di accogliere la proposta del gruppo PRL guidato da Gigi Farioli sull’intitolazione di vie e spazi pubblici in ricordo del Cardinale Carlo Maria Martini e di don Luigi Giussani. «Seguiremo la procedura delle Pietre vive, che comporta meno complicazioni burocratiche – rivela il sindaco – in collaborazione con il Prevosto monsignor Severino Pagani, per il Cardinal Martini abbiamo individuato un luogo adiacente alla Basilica, vicino alla Biblioteca Capitolare, mentre per Don Giussani abbiamo pensato al giardino della Biblioteca civica di Busto Arsizio (dietro alla sala Monaco, ndr), che rappresenterebbe bene il suo messaggio educativo».

busto arsizio ivan furlanetto – MALPENSA24