Italia Viva al tavolo del centrodestra di Busto? «Ma anche no. Mai coi populisti»

BUSTO ARSIZIO – «Il menù populista e sovranista in salsa nero-verde non ci piace. Speroni stai sereno». Italia Viva non ci pensa nemmeno a sedersi al tavolo del centrodestra in vista delle elezioni amministrative 2021. Il “no” dei renziani di Busto Arsizio è riportato chiaro e netto in una nota dei coordinatori cittadini Davide Boniotti e Giuseppina Lanza. «Loro ci sperano? Ma anche no». IV, che non aveva fatto mistero di guardare con attenzione al centro, e in particolare a Forza Italia dopo che è emerso il progetto di una possibile corsa separata dalla coalizione di centrodestra, sbatte invece la porta a Speroni e Antonelli. Attaccando in particolare il segretario leghista che «parla di incoerenza, un ossimoro dopo l’inversione a U» fatta negli ultimi giorni con l’appoggio al governo Draghi, e accusando chi «strumentalizza il nostro tentativo di spostare il focus sui temi, più che sulle tattiche di partito», nel dibattito sulle alleanze in vista del voto.

La nota di Italia Viva

Le testate giornalistiche locali riportano che al tavolo dei colonnelli del centrodestra si sia parlato di un possibile allargamento della coalizione ad Italia Viva. Ne prendiamo atto ma se si trattasse di un invito rispondiamo educatamente che il menù populista e sovranista in salsa nero-verde non ci piace, se invece fosse una loro flebile speranza non vogliamo che vivano nel dubbio e replichiamo: “Ma anche no!”. I valori che ci contraddistinguono sono altri e ben radicati. Sentire la Lega accusare qualcuno di incoerenza è un evidente ossimoro, basti ricordare il trasformismo da “prima la Padania” a “prima l’Italia”, oppure da “no Euro” a convinti sostenitori dell’Europa con una inversione a U degna di un pilota professionista, o ancora guardando in casa nostra la posizione ondivaga su Accam in cui si vuole la chiusura ma si appoggia lo slittamento. Però vogliamo lo stesso ringraziare Francesco Speroni per le illuminanti parole su di noi, la presa di posizione di un interlocutore così titolato (ex Ministro, ex Parlamentare Europeo, ex Senatore) denotano un fastidio e un senso di allarme per la nostra azione politica che ci lusinga e ci sprona a continuare nella giusta direzione. Dispiace invece rimarcare ancora una volta come non venga considerato il confronto sulle idee per disegnare Busto Arsizio nel prossimo futuro, ma si parli più di nomi e qualcuno addirittura strumentalizzi il nostro tentativo di spostare il focus sui temi, più che sulle tattiche di partito. Permetteteci infine una battuta di spirito chiudendo con un “#Speronistaisereno”.

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