Busto, La Provvidenza riapre le porte al pubblico. Con i quadri dell’arteterapia

BUSTO ARSIZIO – L’Istituto “La Provvidenza” riapre le porte al pubblico esterno dopo tre anni di pandemia: sabato 20 maggio inaugura la mostra “Il Ponte”, un’esposizione dei quadri realizzati da un gruppo di anziani ospiti della RSA nell’ambito di un progetto di arteterapia avviato dall’area socio-educativa. «Hanno dato forma alle loro emozioni e ai loro ricordi» sottolineano l’educatore Marco Zanellato e l’arteterapeuta Alberto Ponti, che hanno seguito il progetto. «Sono usciti dei quadri meravigliosi».

Porte riaperte

«Per noi è un giorno importante – rivela il direttore dell’istituto Luca Trama – è il primo evento aperto alla cittadinanza dopo tre anni di pandemia. Mettiamo un po’ da parte il Covid e restituiamo La Provvidenza alla città». L’esposizione guidata sarà aperta sabato 20 maggio dalle 10 alle 17, con ingresso da viale Duca d’Aosta. Sarà «un’occasione – per il presidente Romeo Mazzucchelli – per raccontare come il nostro Istituto può supportare le persone fragili e le loro famiglie all’interno della nostra comunità».

Il “parterre”

«Vi hanno chiamato eroi durante il Covid, ma i veri eroi si vedono in tutti i momenti dell’anno» sostiene il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli. «Con tutti i vostri progetti siete un gioiello e un’eccellenza». Con il sindaco, accompagnato dall’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni, a salutare la riapertura all’esterno dell’Istituto c’erano numerosi rappresentanti istituzionali. L’assessore regionale alla cultura Francesca Caruso, i consiglieri regionali Emanuele Monti (Lega), Samuele Astuti (PD) e Luca Ferrazzi (Lista Moratti), oltre al direttore sociosanitario di ASST Valle Olona Marino Dell’Acqua. «Questo progetto – le parole del neo-presidente della commissione regionale welfare Emanuele Monti – dimostra l’attenzione alla persona, che è elemento centrale che stiamo rivendicando nel piano di sviluppo regionale approvato dalla giunta».

Il progetto

E proprio «l’attenzione alla persona», spiega Marco Zanellato, è stata «alla base del progetto, nato all’interno dell’area socio-educativa dell’Istituto, con 10-12 teste. Pensato e costruito insieme, e “montato” insieme, con le nostre mani». Dalla «volontà di elaborare insieme agli anziani tutti i loro passaggi vitali, grazie soprattutto al supporto del canale artistico, espressivo e non verbale, dell’arteterapia», è stato sviluppato «un percorso per affrontare le proprie paure e i propri sentimenti, dando forma a ciò che le parole non dicono».

La mostra

«Una sfida vinta» per gli educatori della RSA bustocca, per il «benessere» che questo lavoro di arteterapia ha procurato agli anziani ospiti. Che hanno affrontato anche «il tema della morte, difficilissimo e trasversale a tutte le età – sottolinea Alberto Ponti – un ponte che ci lancia verso l’ignoto, con l’arte che viene in soccorso dove il trascendentale non può essere spiegato dalle parole». Al termine della mostra, i quadri verranno posizionati nella sala del commiato dell’Istituto La Provvidenza.

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