Busto, maggioranza “ballerina” al voto nelle commissioni. Ma sempre blindata

BUSTO ARSIZIOMaggioranza “ballerina” in commissione, ma sempre blindata quando serve. Ormai è quasi un “must” di questa consigliatura: i distinguo in maggioranza, sempre più frequenti e ripetuti ma costantemente ininfluenti rispetto al voto finale. Lo si è visto nei giorni scorsi in commissione, alla vigilia del consiglio comunale di questa sera, 30 maggio: Rogora (FdI) che si astiene sul bilancio, Lanza (Lista Antonelli) che si astiene sul regolamento dei dehors, Sabba (Lista Antonelli) che non vota la mozione contro la direttiva UE sulle case green. Che siano casi di coscienza o tentativi di lanciare il sasso tirando indietro la mano, la costante è che alla fine la maggioranza trova sempre la quadra.

Scricchiolii?

“Bazzecole, quisquilie, pinzillacchere” le definirebbe il grande Totò. Un’astensione di qua, una non partecipazione al voto di là. Messaggi trasversali rivolti a questo o quell’alleato o ai singoli assessori. Era già successo nell’ultimo consiglio di un mese fa, su Agesp e Tari. Ma niente che possa adombrare veri scricchiolii tra i banchi della maggioranza di centrodestra, la cui navigazione, ad un anno e mezzo dall’inizio del secondo mandato da sindaco di Antonelli, procede senza particolari scossoni. Anzi, per ora persino le prime voci di un rimpasto di giunta – un grande “classico” delle maggioranze di centrodestra che a Busto governano ormai ininterrottamente da trent’anni – sono state accantonate senza troppi malumori.

I “distinguo” in commissione

Nell’ultima settimana, alla vigilia della seduta consiliare di questa sera, 30 maggio, le sedute di commissione sono state l’occasione – come già capitato più volte – per esternare questi piccoli “distinguo”. Settimana scorsa, quando si è parlato della variazione al bilancio e della modifica al regolamento dell’occupazione di suolo pubblico (che tocca soprattutto i dehors), si sono registrate le astensioni di Massimo Rogora (Fratelli d’Italia) sulla prima delibera, e di Marco Lanza (Lista Antonelli) sulla seconda, in quest’ultimo caso esprimendo perplessità su un’eccessiva «liberalizzazione» della materia a favore dei pubblici esercizi.

E ieri, 29 maggio, l’antonelliano Matteo Sabba non ha partecipato al voto sulla mozione della leghista Isabella Tovaglieri sulla direttiva europea sulle case green, che peraltro aveva visto persino una timida apertura del PD (astenuto al voto finale). Tanto che il sindaco Antonelli lo ha detto chiaramente al Dem Paolo Pedotti: «Mi auguro che per una volta non seguiate il vostro partito, che su questo tema ha “pezzato” completamente, andando contro la volontà dei cittadini». Poi ancora Sabba, nella discussione sul piano d’area di Malpensa, ha stigmatizzato la «remora» espressa dall’europarlamentare leghista («Busto esprima la sua posizione di quale sarà lo sviluppo di Malpensa, evitando uno strumento che irrigidisca le norme o rischi di ingabbiare lo sviluppo di un’infrastruttura strategica») sostenendo: «Non capisco perché dovremmo dare prima una risposta sulla posizione su Malpensa. Lo sviluppo dell’aeroporto non è un dogma, perché non si dovrebbe togliere ancora territorio verde dove non ce n’è più».

L’emendamento in extremis

Infine, nell’immediata vigilia della seduta consiliare, dai soli gruppi di Forza Italia e Fratelli d’Italia è arrivato un emendamento al regolamento sui dehors, materia che è di competenza degli assessori Maffioli (Lega) e Artusa (Lista Antonelli). I correttivi proposti introducono ulteriori limitazioni, sia in termini di distanze che di spazio da concedere ai locali (al massimo 150 metri quadrati). Resta da vedere se la maggioranza li approverà o se si dividerà, così come quale sarà la reazione rispetto all’iniziativa di Fratelli d’Italia sulle “Case dei Rider”. Ma alla fine c’è il rischio che siano solo quisquilie.

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