BUSTO ARSIZIO – «Questa è la mozione del riformismo. Noi dobbiamo tornare a lavorare fianco a fianco con i cittadini. Con una politica che deve essere una politica di prossimità». E ancora: «La moderazione è un valore aggiunto, ma non quando assume l’accezione della timidezza nell’affrontare tematiche fondamentali». Invita all’azione e alla decisione Maurizio Martina, candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico, che oggi, sabato 19 gennaio, ha incontrato amministratori, sostenitori e cittadini, nella sede bustocca del Pd. Una platea gremita: la sala era colma; tra il pubblico tantissimi giovani.
Banditi i rancori
L’arrivo del candidato ha sorpreso un po’ tutti, in senso positivo. Delusi coloro che si aspettavano un Martina con autista a bordo della classica auto blu. L’ex ministro ha raggiunto viale Repubblica alla guida di una normalissima Fiesta, mescolandosi immediatamente con coloro che erano arrivati ad attenderlo. Martina ha illustrato le linee guida della mozione #fiancoafianco, definendo «un’opportunità sulla quale lavorare tutti insieme» la lista unica antisovranista per le Europee presentata da Carlo Calenda. Martina ha invitato più volte all’unità di intenti, definendo la sua mozione non soltanto «riformista», ma anche lontana dai rancori. Un cambio di atteggiamento, l’abbandono della timidezza su temi fondamentali, «quali ad esempio quello dell’immigrazione – ha detto Martina – Sui quali noi dobbiamo saper definire una precisa linea culturale per diventare davvero una valida alternativa al populismo che oggi domina il Governo. Noi abbiamo gli strumenti per vincere questa battaglia, con la nostra preparazione, con la forza delle nostre idee, con la capacità di fare che ci ha sempre contraddistinti».