BUSTO ARSIZIO – Il buio oltre la stazione. Oggi, giovedì 18 ottobre, i pendolari di Busto e Gallarate parteciperanno al sit-in promosso nella stazione di Porta Garibaldi a Milano. Richieste semplici: treni in orario, personale adeguato, nessuna soppressione delle corse. E sicurezza. «Sicurezza sui binari, visto quanto accaduto a Pioltello qualche mese fa, sicurezza nelle stazioni».
Servono i tornelli nelle stazioni
E in merito alla sicurezza nelle stazioni, ecco un piccolo estratto di quanto i nostri pendolari pensano in relazione alla stazione delle Ferrovie dello Sato, al centro, negli ultimi giorni di alcuni episodi di violenza. «Sono stati chiesti i tornelli, in questa come in altre stazioni del territorio – spiega Marina Scazzosi, 35 anni, pendolare – questo per due ragioni. La prima: in stazione a quel punto avrebbero accesso soltanto i viaggiatori muniti di biglietto. Noi il biglietto, o meglio nel mio caso l’abbonamento, lo paghiamo regolarmente. Eppure sui treni viaggia anche chi non ne avrebbe diritto. E spesso sono proprio queste persone che aggrediscono il personale viaggiante, come si dice in gergo. Insomma i controllori o il capotreno. Con i tornelli sui treni ci sarebbero soltanto viaggiatori in regola». Aggiunge Giacomo Tessiroli, 49 anni, anche lui pendolare. «L’azienda sarebbe certa di incassare il giusto per il servizio che offre. E noi saremmo certi di non avere accanto qualcuno che per non aver pagato il biglietto, una volta sorpreso, va in escandescenza menando le mani. Purtroppo è capitato in più occasioni come noto».
Buio nella stazione delle Ferrovie dello Stato
Se per la stazione delle Nord vengono chiesti «maggiori controlli», come spiega Jonathan Palermo, 32 anni, “la presenza delle divise è un deterrente significativo. Qui c’è stata una rapina pochi giorni fa”, per la stazione delle Ferrovie dello Stato uno dei problemi rilevati è “il buio”. Il buio «in alcune zone – spiega Stefania Coppolino, 45 anni – con l’arrivo della stagione invernale questo è un problema grave. Soprattutto per una donna. Lo dico: non mi sento sicura quando esco dalla stazione e cammino, al buio, per andare a riprendere l’auto». Buio nonostante «le promesse che erano state fatte in passato – dice Stefania – Non so a chi tocchi intervenire, ma qualcuno lo faccia». E poi certo ci sono le condizioni di viaggio: «da carro bestiame. E con la stagione invernale, le corse soppresse, la situazione non potrà che peggiorare».
