BUSTO ARSIZIO – Non c’è solo la risottata della Giöbia nell’agenda di piazza Vittorio Emanuele: domenica 29 gennaio è in programma il primo dei tre appuntamenti con il mercato contadino di Slow Food, che porterà una ventina di bancarelle di produttori “a chilometro zero” nella piazza di fronte a Palazzo Cicogna, che da tempo soffre di abbandono. Ma la vicesindaco e assessore alla cultura e allo sviluppo economico Manuela Maffioli crede nella rinascita: «Vogliamo insistere nella valorizzazione di questa location».
Si inizia con la Giöbia
Una seconda chance per piazza Vittorio Emanuele: l’amministrazione ci prova, portando una serie di eventi nello spazio pubblico che, da quando è stato inaugurato quattro anni fa, non ha rispettato, tra un rattoppo e l’altro, le aspettative di diventare la nuova “piazza civile” di Busto. «Già alcuni eventi sono stati fatti, e ne abbiamo in calendario altri – annuncia Manuela Maffioli – il primo è la risottata della Giöbia, che abbiamo deciso di ospitare in Vittorio Emanuele per valorizzare una piazza recente e significativa, e sulla quale vogliamo insistere nella promozione e valorizzazione». Basterà?
Arriva Slow Food
«Una delle novità del 2023 – aggiunge Maffioli – è il mercato contadino di Slow Food per tre domeniche del 2023, sfruttando le “quinte” domeniche dell’anno eccetto quella di luglio. In via sperimentale». Le date, oltre al 29 gennaio, sono il 30 aprile e 29 ottobre. Gli espositori saranno presente dalle 9 alle 13, e alle Civiche raccolte di palazzo Cicogna ci sarà un’apertura straordinaria mattutina dalle 9.30 alle 13, con la possibilità di usufruire di visite guidate gratuite tra le 10.30 e le 11.30.
“Bis” dei contadini a Busto
«Da un anno siamo al parco Comerio la terza domenica del mese e c’è una buona rispondenza, con persone che stanno prendendo l’abitudine di venire al mercato – rivela Paolo Testa, responsabile di Slow Food Legnano – ora aggiungiamo questi appuntamenti in date scoperte da mercati, con una ventina di espositori della zona che si ritroveranno in piazza Vittorio Emanuele, tra cui quattro produttori agricoli di Busto Arsizio, come lo zafferano del Campo della Merla. I bustocchi avranno l’opportunità di incontrare direttamente i coltivatori, che potranno spiegare in termini operativi com’è la realtà contadina».