BUSTO ARSIZIO – Primo giorno di scuola, il sindaco Emanuele Antonelli “inaugura” l’anno scolastico alle scuole medie Bellotti di Sant’Edoardo. Istituto che ha registrato un boom di iscrizioni tanto da istituire ben sei classi prime. «Vorremmo che sia un ritorno alla normalità, ma non alla routine» il messaggio che il sindaco e l’assessore alle politiche educative Daniela Cerana hanno fatto pervenire ai presidi.
Il sindaco a scuola
Appello speciale per i “primini” delle Bellotti, non solo per il debutto nel nuovo ciclo scolastico ma anche per la presenza del sindaco di Busto, invitato dalla dirigente scolastica dell’istituto Bertacchi Fabiana Ginesi. Appello scaglionato, tre sezioni alla volta, alle 8.15 e alle 9.15 al cancello di via Busona, con i ragazzi di terza A dell’indirizzo musicale che hanno aperto e chiuso la piccola “cerimonia”, mentre il sindaco e la preside hanno parlato di talenti e di come coltivarli. Ai nuovi alunni, spiega Fabiana Ginesi, «è stato consegnato un semino, simbolo della conoscenza, da curare affinché fiorisca, e abbiamo annunciato che le prime faranno un percorso teatrale nel primo quadrimestre e dei laboratori al Pime sulle “relazioni autentiche” a fine mese».
Il messaggio dell’amministrazione
Di seguito il messaggio di auguri per il nuovo anno scolastico che il sindaco Antonelli e l’assessore alle politiche educative Daniela Cerana hanno inviato ai dirigenti delle scuole cittadine:
“Desideriamo rivolgere i nostri saluti agli alunni, alle loro famiglie, ai docenti, al personale e a tutta la comunità scolastica. Vorremmo che questo anno scolastico sia un ritorno alla normalità, ma non alla routine; un anno in cui pensare a gettare le basi del domani e alla consapevolezza che questo comporta: non solo rischi ma anche opportunità.
La scuola è il nucleo della comunità e il ruolo che riveste è importantissimo: una scuola sempre più aperta e accogliente, come nel nostro territorio, è il luogo dove superare smarrimenti e difficoltà e provare a disegnare il proprio progetto di vita, allacciare relazioni sane e comprendere meglio il mondo circostante.
Far sì che i nostri studenti, nello studio, riscoprano l’importanza di mettere a frutto i loro talenti e le loro abilità per gettare le basi di una società migliore è il nostro compito: un grazie al corpo docenti che accompagna i nostri ragazzi in un cammino così difficile con impegno e fatica quasi vocazionale e un augurio agli studenti e alle loro famiglie con la speranza che sappiano cogliere ogni occasione di crescita che la scuola proporrà avendo a cuore il percorso formativo dei loro alunni”.