Gratuito per tutti l’hospice alla Provvidenza di Busto: «Sfida ambiziosa»

BUSTO ARSIZIO – Fine vita, la scelta coraggiosa dell’Istituto La Provvidenza, che «offre gratuitamente a tutti la presenza nell’hospice». Lo ha annunciato oggi in conferenza stampa il presidente del Cda della Onlus Ambrogio Gobbi: a tre mesi e mezzo dall’inaugurazione della struttura, la degenza nel reparto di cure palliative per i malati terminali sarà totalmente gratuita.

«Un progetto sfidante»

La scelta del Cda, spiegata dal presidente Gobbi, arriva «dopo una attenta valutazione, visti gli importanti bisogni del territorio e la possibilità di contenere i costi grazie alle economie di scala», dopo che in occasione dell’apertura della struttura si era stabilita la gratuità per i primi dieci giorni di degenza. Gobbi lo definisce «un progetto sfidante ed estremamente importante per Provvidenza»: la gratuità dell’hospice sarà garantita anche ricorrendo ad una raccolta fondi mirata al sostegno di questo prezioso servizio dedicato al fine vita. «Attiveremo un progetto di comunicazione orientato al sostegno del nostro hospice – annuncia il presidente dell’Istituto – prevediamo azioni di informazione e sensibilizzazione sul nostro territorio al fine di avviare una raccolta fondi sui privati e le aziende. Il prezioso contributo che raccoglieremo ci consentirà di garantire a tutti il servizio gratuito all’interno del nostro hospice». Se ne occuperà un consulente esterno, Marco Ceriani, che curerà un posizionamento dell’Istituto La Provvidenza «più allineato ai tempi moderni».

La spinta delle donazioni

«Un impegno importante ma sostenibile – sottolinea il direttore della Provvidenza, Luca Edoardo Trama – valutate le economie di scala, abbiamo capito di poter garantire un servizio totalmente gratuito per chi purtroppo avrà bisogno dei nostri servizi». L’hospice della Provvidenza ha otto posti, all’interno di una RSA da 400 posti, e impiega una ventina di figure professionali a vario titolo. Dalla sua apertura, che risale ai primi di luglio, la struttura per le cure palliative ha già riempito quasi la metà degli spazi a disposizione, pur senza aver ancora attivato alcuna campagna di comunicazione ad hoc. «Su 400 “giornate” di assistenza, ne sono state occupate già più di 160 – fa sapere il direttore sanitario Carlo Marazzini – le famiglie passate in questo percorso di dolore e cura ci hanno dato ottimi riscontri, ma anche donazioni spontanee finalizzate al sostegno a questa struttura. Ci hanno dato la forza di perseverare e di poter donare gratuitamente questo servizio. È una sfida molto ambiziosa, per la quale confidiamo nella collaborazione delle istituzioni e del welfare: non so quante realtà possano avere la forza, l’intelligenza e la cultura di offrire un servizio del genere».

In attesa di Regione Lombardia

In attesa di poter procedere con la contrattualizzazione del servizio con Regione Lombardia, l’Istituto è aperto alle prospettive di integrazione con le altre realtà presenti sul territorio (come l’hospice dell’ospedale di Busto Arsizio dell’ASST Valle Olona) e confida nel sostegno dei privati che riconoscono il valore dell’opera che La Provvidenza svolge sul territorio da 140 anni, riuscendo, come ricorda il direttore Trama, «a mantenere le rette degli utenti tra le più basse in assoluto, grazie alle economie di scala». E alla dedizione di chi si spende per i pazienti.

busto provvidenza hospice gobbi – MALPENSA24