Busto Revolution: i ragazzi riscoprono e si riappropriano del Parco Rimembranze

BUSTO ARSIZIO – La rinascita del Parco delle Rimembranze, vicino al cimitero principale di Busto, grazie al lavoro degli studenti dell’Ipc Verri e dell’istituto comprensivo De Amicis. Si chiama “Busto Revolution” e può diventare «un progetto pilota» da riproporre per la rigenerazione di spazi urbani da valorizzare. Il 4 giugno un picnic al Parco, con il posizionamento di una targa per i Caduti e la piantumazione di due nuovi alberi, segnerà simbolicamente il riappropriarsi del polmone verde del quartiere di Madonna Regina.

Gioco di squadra

«Il progetto – lo introduce il sindaco Emanuele Antonelli nella conferenza stampa di presentazione a Palazzo Gilardoni – è stato ideato in campagna elettorale da Alessandro Critelli, che era candidato nella mia lista, ed è stato portato avanti dall’assessore alle politiche educative Daniela Cerana e dal consigliere delegato al verde Orazio Tallarida, con un lavoro di squadra di cui sono veramente contento».

I ragazzi e il parco

In campo 91 ragazzi tra la classe quarta dell’IeFP (la formazione professionale regionale) del “Verri” e le classi terze A e D e prima D delle medie “De Amicis”, coordinati dalle insegnanti Caterina Stefanazzi e Cristina Colombo. E un parco, quello tra la via XV Giugno e la via Malpighi, a cavallo tra i quartieri di Madonna Regina e San Michele, un polmone verde da 19mila metri quadrati istituito dopo la Grande Guerra per ricordare i 327 Caduti bustocchi, con un albero per ogni vittima del conflitto mondiale.

Gli obiettivi

Oggi nel Parco Rimembranze sono rimasti 285 alberi, ma l’area verde risulta «non sempre ben frequentata e da valorizzare», come sottolinea l’assessore Daniela Cerana. Per farlo i ragazzi hanno sviluppato quello che si definisce «un gioco di realtà, un esempio di learning by doing». I ragazzi hanno raccolto «la sfida della rigenerazione» del Parco con una «progettazione non solo virtuale, ma da concretizzare nella pratica», che punta a «infondere un senso di appartenenza urbana anche rispetto negli altri adolescenti, perché il parco è stato preso in cura da coetanei».

«Il parco è un luogo delle istituzioni che andava valorizzato perché era stato un po’ lasciato andare – sottolinea la presidente del consiglio Laura Rogora – siamo davvero grati ai giovani che sono intervenuti, al fianco delle istituzioni, per salvaguardare un luogo della memoria». Arriva anche il messaggio del consigliere delegato al verde e all’ecologia Orazio Tallarida, attualmente in pellegrinaggio lungo il cammino di Santiago: «I ragazzi si sono impegnati per ricreare le condizioni per riportare serenità» nel Parco Rimembranze.

Il progetto

Le due scuole coinvolte si sono divise i compiti: indagine storico-botanica per le De Amicis, progettazione e comunicazione per il Verri. Poi, spiega Caterina Stefanazzi, docente dell’IPC Verri, è stato «predisposto un questionario per chiedere alla comunità di Madonna Regina le priorità e la visione della comunità rispetto al parco. Hanno risposto 825 persone, il 10% over 60, rispetto a un obiettivo di 300. Entusiasmante». Dalla comunità è emerso lo stesso «istinto propositivo, mai polemico» con cui i ragazzi hanno approcciato la sfida. «Nel quartiere – sottolinea la Prof. – si sente il bisogno di un posto che possa riunire le famiglie».

L’evento del 4 giugno

E il 4 giugno (a partire dalle 12) il picnic collettivo organizzato dai ragazzi testerà questa «riappropriazione del parco da parte della comunità». Le associazioni d’Arma (Alpini, Marinai e Bersaglieri) hanno donato una targa dedicata al Milite Ignoto da posizionare sul Monumento ai Caduti e due alberi verranno simbolicamente piantumati in sostituzione di quelli che non ci sono più. «Ho visto i ragazzi appassionarsi, felici di collaborare con ragazzi più grandi e fieri di essere parte di un progetto che usciva dalle mura della scuola, cosa di cui hanno un bisogno folle – sottolinea Cristina Colombo, insegnante delle De Amicis – a loro chiediamo il primo presidio di legalità e di vita sana sul Parco rigenerato».

Fatti e non polemiche

«Inutile fare polemiche per dire che le cose non vanno bene – afferma Alessandro Critelli – dobbiamo portare idee, amare questa città e insegnare alle persone a rispettarla». E il sindaco Antonelli applaude: «Questi sono i “comitati” che piacciono a me. Persone che vogliono fare qualcosa per costruire». I ragazzi ci hanno messo lo spirito giusto: «Quando abbiamo incontrato due signori al parco abbiamo capito che c’era una comunità che voleva crederci. Poi nel nostro piccolo siamo stati ascoltati dall’amministrazione e abbiamo fatto qualcosa di grande» spiega Simone Iaquinta, studente del Verri. «Spesso dicono che noi ragazzi non abbiamo voglia di lavorare invece ci siamo messi in gioco con le nostre idee – rivela un altro studente coinvolto, Giorgio Giampiccolo – spero che questa iniziativa si possa riproporre».

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