BUSTO ARSIZIO – Quarantena finita per cinque parchi pubblici della città. Da domani, sabato 30 maggio, il sindaco Emanuele Antonelli ripristinerà i giochi nelle aree verdi di Beata Giuliana (parco Pastore), San Giuseppe (parco della Vita), Borsano (Campone), Comerio di via Magenta e quello di via Foscolo. Tutti affidati in gestione alle associazioni, che garantiranno un controllo quotidiano affinché i bambini possano giocare in totale sicurezza. E prima della riapertura Agesp effettuerà la sanificazione.
Perché non tutti?
La domanda se la sono posta anche in maggioranza, dove il confronto è stato tra chi sosteneva una riapertura più decisa e quindi anche di altri parchi giochi bustocchi e chi invece era più propenso ad andare molto cauto. E a spiegare la ratio della scelta è stato lo stesso Antonelli: «Sono prudente e cerco di prendere decisioni necessarie e giuste, anche se non sempre popolari. L’ultimo DPCM del governo ha disposto la riapertura delle aree gioco per i bambini nei parchi, chiedendo però a tutti i sindaci la sanificazione quotidiana e la supervisione costante delle stesse. Facile da dire. Noi continuiamo quindi a lavorare per arrivare alla riapertura completa, per poter rendere felici i nostri bimbi in totale sicurezza».
Lega al lavoro sui redditi di cittadinanza
Nel frattempo la Lega non ha lasciato cadere l’ipotesi di utilizzare i soggetti che percepiscono il reddito di cittadinanza per lavori di pubblica utilità. Al momento la sezione bustocca, insieme ad Agesp Attività Strumentali e al vicesindaco Manuela Maffioli, sta mettendo a punto l’iter. «Anche se – spiega qualche leghista – il governo ha sospeso per decreto almeno fino a settembre l’obbligo di accettare “l’offerta di lavoro”. E anche alla terza chiamata chi percepisce il reddito può anche rifiutarsi senza perdere il bonus, a meno che l’impiego non sia nelle medesima città di residenza. Come dire che una persona con reddito di cittadinanza e residenza a Busto può anche non accettare un’offerta di lavoro nella parte del Buon Gesù che ricade sotto il comune di Olgiate. Assurdo».