Busto, i City Angels: «Troppi poveri anche a Busto. In inverno sarà emergenza»

busto poveri rifugio dormitorio

BUSTO ARSIZIO –  «Attualmente ospitiamo 2 donne e 8 uomini. Ma a breve arriverà l’emergenza freddo. E saremo anche noi in emergenza. Perché avremo il tutto esaurito. Anche se è terribile dirlo». Giovedì 25 ottobre le istituzioni incontreranno le nuove povertà. “Diamo un tetto a chi non l’ha: i rifugi per senzatetto di Busto Arsizio come via per l’integrazione sociale”,  è il nome del progetto sviluppato nel corso del 2018 dalla sezione cittadina dell’Associazione nazionale City Angels Italia, che gestisce la struttura di accoglienza per senza tetto, un rifugio appunto, nella stazione delle Ferrovie dello Stato di Busto Arsizio, per conto e in stretta collaborazione con l’ assessorato all’Inclusione sociale del Comune bustocco.

Il punto sul rifugio per senza tetto

busto rifugio poveriIl progetto, realizzato grazie al fondamentale contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto a valere sui bandi 2017, si propone come scopo primario la presa in carico dei bisogni globali degli ospiti della struttura, che ha una capienza totale di sedici posti letto: dodici il rifugio maschile e quattro il femminile.  Ma quai sono queste nuove povertà? «Non si immagini lo straniero che vive di elemosina –  spiega Andrea Menegotto, Coordinatore dei City Angels di Varese e Busto Arsizio – attualmente ospitiamo in tutto due persone di nazionalità straniera. Tutti gli altri sono cittadini italiani». Che certo non hanno scelto di vivere per strada. «E’ un mito da sfatare – spiega Menegotto – chi sceglie la strada come stile di vita è una minima parte. Tutti gli altri sono persone in difficoltà. Ci sono quarantenni che hanno perso il lavoro, famiglie monoreddito che si sono sfasciate a causa della disoccupazione, anziani in difficoltà perché soli e con pensione minima. Sono queste le nuove povertà: quello che 20 anni fa era il ceto medio basso oggi perde il lavoro, perde la casa e con la pensione non arriva a fine mese».

Serve una possibilità di vita per queste persone

Il rifugio bustocco oggi è un dormitorio. Un tetto sotto il quale riposare per qualche ora. «Ci siamo certamente posti un obiettivo ambizioso: trasformare un luogo dove semplicemente trascorrere la notte in un vero e proprio centro di accoglienza, dove l’ospite possa sentirsi preso in carico nei suoi svariati  bisogni ed esigenze. Il progetto futuro al quale vogliamo lavorare e che presenteremo giovedì è chiaro: non più soltanto un dormitorio, ma un luogo dove gli utenti possano essere accompagnati verso una possibilità di vita. Verso un lavoro. E’ questo che noi chiederemo giovedì alle istituzioni: un aiuto a trovare un’occupazione. Che significherebbe vita per i nostri utenti», spiega Menegotto. Grazie al sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto, all’assiduo e appassionato lavoro degli  “Angeli con il basco blu e la giubba rossa”, nonché all’affiancamento di figure professionali qualificate quali psicologi, assistenti sociali e medici, sono stati gestiti bisogni espressi e inespressi: dal comune problema alimentare e di salute, al reinserimento nel mondo del lavoro, sino alla ricostruzione di una socialità dimenticata e abbruttita da anni vissuti sulla strada.

Saranno presenti Regione e Comune

Il tutto mediante momenti di ascolto e orientamento gestiti dai volontari e, appunto, da figure altamente specializzate in interventi di carattere sociale e psicologico.
L’incontro di giovedì, alle 20.30, servirà a fare il punto sul lavoro svolto e getterà le basi per progetti futuri, quella collaborazione per trovare un lavoro, appunto. Sono invitati tutti coloro che, volontari e cittadini comuni, prestano interesse alla tematica della grave marginalità. Oltre ai volontari e agli specialisti impegnati nel progetto, con cui ci sarà la possibilità di confrontarsi, fra gli ospiti della serata l’assessore all’Inclusione sociale del Comune di Busto Arsizio Miriam Arabini, la vice presidente del Consiglio Regionale  Francesca Brianza, il Dirigente del settore “Servizi alla persona” del Comune di Busto Arsizio Massimo Fogliani, il Segretario Generale della Fondazione Comunitaria del Varesotto  Carlo Massironi e una delegazione di Federcasalinghe di Busto Arsizio, che nell’occasione farà dono agli ospiti  di prodotti per l’igiene personale e generi di prima necessità.

busto poveri rifugio – MALPENSA24