Busto, test per il semaforo tra le rotonde del viale della Gloria: resta o viene tolto?

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BUSTO ARSIZIO – Un semaforo in mezzo a due maxi-rotonde: si salverà oppure verrà tolto? Sono giorni di test per l’impianto che regola il rosso, giallo e verde all’incrocio tra il viale Duca d’Aosta e le vie San Giovanni Bosco e General Cantore: quello che fa angolo con il Carrefour Market e la casa albergo Borri dell’istituto La Provvidenza, per intenderci. Dopo l’attivazione della rotonda del Tribunale – per ora provvisoria, delimitata con i new jersey di plastica in attesa del completamento dei lavori, ma già “promossa” dagli automobilisti e dai tecnici – in molti si stanno chiedendo se abbia senso mantenerlo ancora acceso.

Osservato speciale

La stessa domanda se la sono posti anche amministratori e tecnici comunali. Per ora il destino del semaforo è appeso ad un filo. O meglio, al test che l’amministrazione ha deciso di fare in questi giorni di sperimentazione della nuova rotatoria di largo Giardino. Stando alle prime voci raccolte a palazzo, sembrerebbe infatti che i tecnici abbiano suggerito di lasciare in funzione l’impianto che regola l’incrocio, in quanto servirebbe a far defluire meglio il traffico sulle due rotatorie, che infatti attualmente non presentano problemi di intasamento. Oltretutto, i tempi del rosso e del verde sono abbastanza rapidi, tali da non creare particolare disagio al traffico. Così, se il test confermerà questa tesi, il semaforo verrà mantenuto acceso.

I semafori del viale

Sì, perché l’impianto del viale è rimasto in piedi in mezzo a due incroci molto più trafficati che in questi anni hanno visto sorgere altrettante rotatorie, entrambe controverse per varie ragioni. Prima quella “della Coop”, all’incrocio tra il viale Duca d’Aosta e le vie Mameli e Galilei, ora quella del Tribunale, all’intersezione che si affaccia su largo Giardino. In passato era stato eliminato già lo storico impianto semaforico dei Cinque Ponti, sostituito dall’imponente svincolo realizzato da Anas. “Cadono” uno dopo l’altro, dunque. Ma oltre al semaforo “del Carrefour”, resistono ancora invece quelli di viale Cadorna, dall’altro versante del viale della Gloria, agli incroci con via XX Settembre, via Correnti, via Alberto da Giussano e viale Lombardia. Con un'”onda verde” che, peraltro, non ha mai convinto fino in fondo.

busto semaforo viale rotonda – MALPENSA24