Nel cantiere di Masnago dove il Palazzetto si trasforma. Aspettando il secondo lotto

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Il direttore dei lavori Riccardo Aceti sul cantiere del Palazzetto

VARESE – Giro di boa per il cantiere del Palazzetto dello sport di Masnago. I lavori iniziati a settembre 2023 sono giunti a metà, con il termine previsto entro l’inizio della stagione sportiva 2024/2025 che prenderà il via il prossimo ottobre. A fare da cicerone tra gli spazi interni ed esterni della struttura che saranno rinnovati è l’ingegnere Riccardo Aceti, progettista e direttore dei lavori (nel video qui sotto la visita al cantiere). Con un pensiero ai lotti successivi: l’interesse non manca, si attendono i finanziamenti.


Dal settore incompleto nuovi spazi

La prima parte dell’intervento negli scorsi mesi ha riguardato la rimozione delle gradinate del settore ovest, rimasto incompleto dopo i lavori degli anni ’90, quando era stato realizzato un volume pronto per essere usato ma mai completato. Dopo le operazioni di demolizione si sta procedendo in questa fase con la costruzione dei nuovi volumi partendo dalla quota del piazzale. Dall’esterno del palazzetto è possibile iniziare a scorgere quella che sarà l’area di ingresso della zona ristorante (nella foto sotto), dove sorgerà uno spazio che potrà essere usato come dehors con vista sul Sacro Monte.


Rispunta il vecchio palazzetto

E in vista del palazzetto del futuro i lavori in corso permettono di effettuare un tuffo nel passato: solo temporaneamente, in attesa che vengano costruiti i nuovi volumi, si può infatti ammirare la struttura originale del Palasport di Masnago datata 1964. A firmarla all’epoca fu Sergio Brusa Pasquè, presente all’apertura il 6 dicembre di quell’anno con la gara inaugurale tra Varese e Milano. A raccogliere il suo testimone la figlia Elena, noto architetto varesino, progettista dell’intervento (insieme ad Aceti) in un simbolico passaggio di consegne. E l’auspicio dello stesso Aceti è per un’inaugurazione altrettanto simbolica. «Il palazzetto sarà pronto per l’inizio della prossima stagione, ma sarebbe bello celebrare l’inaugurazione dei nuovi spazi proprio il 6 dicembre 2024 quando ricorreranno i 60 anni esatti dall’apertura del palazzo originario».

Il vecchio palazzetto tornato visibile temporaneamente

Scommessa vinta

Il direttore dei lavori sottolinea poi come la scelta di puntare su un cantiere aperto a stagione in corso si sia rivelata vincente, facendo di Varese l’unico impianto professionistico in Italia che vede attualmente la presenza di opere di restyling senza dover ridurre gli spazi a disposizione del pubblico. «Sono state giocate 12 partite di campionato e 7 di coppa europea senza variare la capienza dell’impianto: è un esempio che può essere esportato anche per altri impianti sul territorio nazionale, ammettendo che si possa giocare anche con la presenza di spettatori garantendo comunque i massimi criteri di sicurezza come stiamo facendo qui a Varese, attraverso un protocollo con gli enti di vigilanza, la Prefettura, la Questura e tutti i soggetti in gioco». Il pensiero, pur con le dovute differenze dovute alle dimensioni, va inevitabilmente allo stadio di San Siro, per il quale Aceti ha in passato proposto un progetto di riqualificazione. «Ci sono delle caratteristiche di base molto simili per poter lavorare senza variare la capienza dell’impianto: l’esempio di Varese dimostra che si potrebbe fare anche a Milano».


Volano per il secondo lotto

Nei nuovi spazi che sorgeranno grazie agli interventi in corso, ovvero il primo lotto finanziato da Regione Lombardia con 2 milioni e 500mila euro, sorgeranno sette postazioni tipo sky box da 9 persone ciascuna (per un totale di 63 posti in più legati all’hospitality), il museo del basket e la predisposizione al rustico dell’area ristorante e degli uffici per la società.

Gli spazi dove sorgeranno gli sky box e al piano superiore il ristorante

All’esterno sono previsti nuovi ingressi dedicati alla zona museo e ristorante che daranno una nuova veste a quella che attualmente è l’ala più “nascosta” dell’impianto. Obiettivo dei nuovi servizi è quello di rendere il palazzetto attivo non solo per le partite, ma sette giorni su sette. I lotti successivi invece, già progettati ma non finanziati, prevedono il completamento di ristorante e uffici, la possibile apertura della galleria nord con 400 posti in più e l’efficientamento energetico e acustico. «Se ne sta parlando e potrebbero arrivare fondi sia pubblici che privati a riguardo – commenta il direttore dei lavori – aver attivato il primo lotto ha riportato l’interessamento sull’infrastruttura». La speranza è che dunque faccia da volano per il finanziamento dei lotti successivi.

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