Delpini a Cardano per i 30 anni del Seme: «Insieme accanto ai più fragili»

Cardano il seme disabili delpini

CARDANO AL CAMPO – Da trent’anni a servizio delle persone con disabilità, da sedici accanto ai minori più fragili. Dal 1992 a oggi Il Seme, cooperativa sociale presieduta da Enrico Aspesi, è diventata il primo datore di lavoro a Cardano al Campo, con oltre duecento professionisti.
Ma soprattutto è diventata un punto di riferimento per bambini e adulti con disabilità grave o gravissima, un centro all’avanguardia per ragazzi con disturbi dell’apprendimento o problemi comportamentali, una garanzia per le persone del territorio che hanno bisogno di assistenza a domicilio o servizi di accompagnamento con mezzi speciali.
Quello piantato nel 1992 ora non è più un seme, ma un solido albero con tante fronde, nelle quali accoglie e cura chi ha bisogno. Oggi, 17 novembre, è stato celebrato il trentesimo anniversario di fondazione con una grande festa che ha coinvolto l’intera comunità cardanese iniziata alle 15 con la messa in Sant’Anastasio presieduta dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini

Nati nel Vangelo 

«Siamo nati nella Chiesa, all’interno dell’oratorio», ha detto il presidente Aspesi all’inizio della celebrazione. «Abbiamo preso ispirazione dal Vangelo anche nel nome, il Seme, che va curato, annaffiato e protetto per dare i suoi frutti. Per questo è oggi per noi naturale festeggiare i nostri trent’anni celebrando l’eucarestia con la nostra comunità».
Pur attirando più di mille utenti da tutta la provincia e oltre, il Seme non ha mai voluto uscire dai confini di Cardano. E i cardanesi hanno apprezzato il radicamento al tessuto sociale della città rispondendo sempre presente quando la onlus ha chiesto il loro sostegno. Perché lo scopo di una cooperativa sociale è perseguire il benessere delle persone fragili e il Seme da trent’anni offre possibili e concrete risposte alle grandi domande che si pone ogni famiglia che vive l’esperienza della disabilità e della fragilità. 

Una cosa sola 

Delpini ha sottolineato la forza del Seme, ovvero la capacità di chiunque ne fa parte, in qualsiasi veste, di «sentirsi una cosa sola». Durante l’omelia ha usato l’immagine del mosto: «Come gli acini d’uva qui dentro siamo tutti diversi, ma schiacciati insieme ognuno di noi dà il proprio contributo per fare il vino buono». Per Aldo Mascheroni, parroco di Cardano, «celebrare oggi trent’anni significa spronare la comunità a prendersi cura dei più fragili e dei più deboli che hanno un posto privilegiato nel cuore di Dio». 

Cardano il seme disabili delpini – MALPENSA24