Medaglia al merito civile, a Cardano grande commozione per Laura Prati

cardano laura prati medaglia

CARDANO AL CAMPO – «Un esempio per tutti», le parole del prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello. «Una servitrice delle istituzioni», il commento del governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana. E poi una serie di valori custoditi e condivisi da amici, familiari e compagni del Pd: passione, concretezza, scrupolosità, impegno. Era così Laura Prati. Il ricordo commosso dell’ex sindaco di Cardano al Campo, uccisa nel 2013, continua a unire un intero territorio. Lo stesso territorio che oggi, 2 luglio, a dieci anni esatti da quegli spari, ha voluto essere presente davanti al palazzo che ora porta il suo nome, per la consegna della medaglia d’oro al merito civile.

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La medaglia al merito civile

È stato il prefetto di Varese a consegnare alla famiglia – il marito Pino Poliseno, i figli Massimo e Alessia e la mamma di Laura Prati – il prestigioso riconoscimento. Premio assegnato con decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarellasu proposta del ministero dell’Interno. «Sono sempre emozionato, ogni anno, quando ci ritroviamo qui per ricordare mia mamma», ha detto il figlio Massimo. «Quest’anno lo sono ancora di più: significa molto per noi questa medaglia al merito civile».

«Un esempio»

Per il governatore Fontana, «questo meritato riconoscimento è un modo simbolico per sottolineare l’importanza e il grande valore che le amministrazioni locali hanno: dai sindaci, agli assessori, ai consiglieri».

Un momento sentito, che per il prefetto è diventata un’occasione per ribadire le difficoltà e le prove complicate che spesso sindaci e amministratori devono affrontare. E per ricordare Laura Prati come «un esempio».

Il ricordo di Laura Prati

Presente anche l’ex vicesindaco Costantino Iametti, che quel 2 luglio 2013 fu colpevole soltanto di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato: lì, di fianco al sindaco Prati. Ha ricordato quei momenti «vissuti personalmente» come attimi «di grande tristezza, possiamo solo augurarci che non accadano più simili eventi. Continuiamo a portare avanti il lavoro di Laura».

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Poi gli omaggi di amici e compagni di partito. Come da parte dell’onorevole Daniele Marantelli: «Laura era serietà, passione, concretezza emancipazione femminile. Era sempre dalla parte dei più deboli e contro ogni forma di violenza e ingiustizia». O la senatrice Erica D’Adda: «Donna, antifascista, fedele alla costituzione. Eticamente consapevole, competente, sicura nelle scelte. Era così Laura. Mi mancano le discussioni provocanti e divertenti con un’amica». Fino alla senatrice Valeria Valente: «Se c’è una cosa che ho capito di una donna straordinaria come Laura è che era di grande umanità. Che è ciò di cui ha bisogno la politica».

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Una nuova ricorrenza

Per la cerimonia, presenti poi le forze dell’ordine e quelle militari. Ma anche il presidente di Villa Recalcati, Marco Magrini, e l’europarlamentare Isabella Tovaglieri. Oltre alle istituzioni locali: sindaci e rappresentanti dei Comuni della provincia di Varese, tutti in fascia tricolore. A partire dall’attuale primo cittadino cardanese Maurizio Colombo. Le sue parole: «Laura era aperta al dialogo e al confronto. rappresentava la qualità e ho sempre percepito il suo impegno per far progredire la cultura e lo sviluppo sociale ed economico. Oggi inizia una nuova ricorrenza. Che il suo sacrificio sproni a fare sempre meglio».

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