CARDANO AL CAMPO – Gli spari, le urla, il suono delle sirene che fecero piombare Cardano nella pagina più nera della sua storia. Sembra ieri e invece il prossimo 2 luglio saranno trascorsi già 10 anni dall’agguato in municipio a Cardano al Campo che costò la vita a Laura Prati. Per la commemorazione quest’anno sono attese le alte cariche dello Stato: il presidente Sergio Mattarella ha deciso infatti di conferire alla mai dimenticata sindaca la medaglia d’oro al valore civile.
La medaglia d’oro
Sarà il prefetto Salvatore Pasquariello a consegnare alla famiglia il prestigioso riconoscimento assegnato con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno, «per premiare atti di eccezionale coraggio che manifestano preclara virtù civica e segnalarne gli autori come degni di pubblico onore». Di concerto con l’amministrazione comunale, in prefettura sono già in corso i preparativi per organizzare la cerimonia che si svolgerà, come ogni anno, sulla scalinata del municipio, oggi Palazzo Prati proprio in onore della sindaca. Non mancherà all’appuntamento il suo vicesindaco, Costantino Iametti, colpito con due proiettili in pancia dall’ex vigile urbano Giuseppe Pegoraro (nel frattempo condannato all’ergastolo) ma sopravvissuto dopo un lungo periodo di degenza.
L’attestato in università
Ma non solo. I figli di Laura Prati e il marito, Pino Poliseno, sono attesi il prossimo 9 giugno nell’Aula Magna Drigo dell’Università di Ferrara, dove alla sindaca mancava ancora una manciata di esami per coronare il suo sogno di ottenere la laurea. Riceveranno un attestato di benemerenza, su carta pergamena, per l’impegno profuso negli studi e per i risultati conseguiti.
Il 14 giugno torna invece con la nona edizione il Memorial Laura Prati, corsa podistica da 5 chilometri organizzata dal Club Ciclistico Cardanese e l’Atletica Casorate come prova conclusiva del Giro del Varesotto 2023.
In fascia ai Fori
Nel frattempo oggi Massimo Poliseno, consigliere comunale a Cardano, era presente in fascia tricolore alle celebrazioni per il 2 giugno a Roma. E sfilando davanti ai Fori imperiali con la compagnia dei funzionari della Polizia di Stato, di cui fa parte, il pensiero è subito andato alla mamma Laura che nello svolgimento della sua funzione pubblica ha perso la vita: «Sempre dalla stessa parte: quella della legalità. Prendere parte alla festa della nostra Repubblica è stato un onore. Indossare, poi, per qualche ora la fascia tricolore per me è stato doppiamente emozionante perché era inevitabile andare con il pensiero a quando, seppur in una veste diversa dalla mia, vedevo lei indossarla. Sono certo che con un cielo così limpido la vista da lassù sia stata bellissima».