Cardano, Rosiello si prende anche l’Urbanistica. Tensione in Lega

L'assessore Vito Rosiello e il sindaco di Cardano Maurizio Colombo

CARDANO AL CAMPO – Vito Rosiello gestirà anche l’Urbanistica. L’assessore ai Lavori pubblici di Cardano al Campo viene promosso sul campo dal sindaco Maurizio Colombo che oggi, 1 marzo, ha ufficializzato in conferenza stampa un rimpasto da cui esce ridimensionata la Lega. E’ infatti il salviniano Angelo Marana a perdere la pesantissima delega all’Urbanistica, accontentandosi di aggiungere l’Innovazione a suoi altri tre ambiti di intervento (Sport, Sicurezza, Semplificazione digitale).

Un atto di fiducia

E’ «un atto di fiducia» quello che ha chiesto il sindaco alla Lega, prima forza di maggioranza. Già un anno fa, proprio con l’ingresso di Rosiello in giunta, si sfiorò la crisi per la contrarietà del Carroccio, ma nei prossimi mesi c’è da affrontare l’ambiziosa sfida della rigenerazione urbana e Colombo ha convinto i partiti che lo sostengono che soltanto una figura di alto valore tecnico e con adeguate competenze professionali possa portarla a compimento.
«E’una decisione presa d’intesa con Marana, con il suo lavoro è troppo impegnato per gestire questa fase che ha tempi strettissimi», ha reso noto il sindaco. «A lui ho chiesto di potenziare il suo impegno nella digitalizzazione del nostro ente e nello sviluppo dell’area sportiva, dove abbiamo grande idee».
Secondo Rosiello, che fa parte della componente civica della coalizione, la nuova delega non l’ha cercata lui. «L’avevo già stoppata sei mesi fa, ma ora anche Angelo ha capito che il tempo da dedicare in questa fase all’Urbanistica è enorme», ha svelato, tenendosi alla larga dalle questioni politiche: «In giunta collaboriamo tutti dandoci una mano. E’la politica a creare paratie, perché qui l’amministrazione ha un unico nome ed è quello di Maurizio Colombo. La politica la facciano gli altri, io lavoro esclusivamente per il sindaco e per il bene dei cardanesi».

Il conflitto d’interessi

In merito al suo conflitto d’interessi, già emerso un anno fa subito dopo la nomina, Rosiello è voluto essere chiaro: «Il più fesso dei consiglieri comunali ha il doppio degli interessi che posso avere io. A Cardano possiedo una casa e il 20% di una società di cui non sono nemmeno amministratore. E’ la società proprietaria delle ex Stere, tanto per essere chiari: un anno fa sembrava che con il mio ingresso in giunta avessimo dovuto costruire un albergo a 5 stelle, e invece l’unica cosa che abbiamo fatto finora è rimuovere a nostre spese tutto l’amianto perché era un impegno morale che avevo assunto nei confronti del sindaco e della città». Secondo Colombo, Rosiello è semplicemente «il professionista giusto al posto giusto. Io guardo soltanto il lavoro da fare e vi assicuro che è tanto».

Non è una cambiale in bianco

«Un atto di fiducia non è una cambiale in bianco», avverte però il commissario della Lega di Cardano, Andrea Tomasini. Non si tratta di un rimpasto al buio, perché nei giorni scorsi si è sentito più volte con Colombo che già da mesi chiedeva di poter imprimere una svolta in un settore chiave dell’attività comunale proprio ora che la rigenerazione urbana offre opportunità uniche di rilancio. «Ovviamente un passaggio così importante cambia gli equilibri in giunta», commenta il leghista che nelle prossime settimane ha in agenda un incontro con il sindaco e poi con le altre forze di maggioranza per ricalibrare i pesi all’interno della coalizione e per fare il tagliando al programma amministrativo. Non c’è fretta, insomma, ma è evidente che il rimpasto non sia finito qui.
Tomasini dà qualche spunto: «Bisogna dare atto a Colombo di aver ben lavorato nella gestione Covid, affrontata in prima persona, ma nel proseguo del mandato ci aspettiamo qualcosa di più dall’assessorato al Sociale. A Marana oggi viene affidata l’Innovazione, una delega a cui tiene molto perché è proprio sul campo. Sta facendo molto bene anche nello Sport: siamo convinti dunque che affidandogli direttamente anche la gestione degli impianti sportivi possa fare ancora meglio».

Pgt rimandato

Sul fronte operativo, Tomasini fa sapere infine che Rosiello non gestirà il nuovo Pgt. Considerato che il Piano territoriale di coordinamento provinciale slitterà almeno all’anno prossimo e che il bando sulla rigenerazione urbana consente di intervenire con celerità sulle aree dismesse, non c’è più fretta di mettere mano al Piano di governo del territorio. «Utilizzeremo la seconda parte del mandato per preparare il terreno e poi lanciare il nuovo Pgt come primo obiettivo della campagna elettorale 2024».
Sul punto Colombo sembra pronto alla mediazione: «Il nostro Pgt è scaduto da una vita e mezza, un nuovo strumento urbanistico va messo in campo ma sarà di certo consequenziale a questa fase dedicata alla rigenerazione urbana». Per Rosiello, però, non deve diventare un tabù: «La parola Pgt deve spaventare soltanto le persone che credono sia finalizzato a interessi privati. Per chi come noi lo intende come strumento urbanistico per dare una visione e un futuro alla città è una bellissima parola».

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