La capacità di mediare premia gli studenti di Casorate. Prima scuola media in Italia

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CASORATE SEMPIONE – Risolvere i conflitti attraverso la capacità di gestione, trovare un punto d’incontro tra le parti, saper affrontare le divergenze tramite un processo d’ascolto e ricerca di una soluzione. In una parola: mediazione. Concetto che vale un primato per la scuola media Toscanini di Casorate Sempione, la prima secondaria di primo grado a ricevere l’attestato di “Scuola vicina alla mediazione“. Un riconoscimento – in genere dedicato alle superiori – che ora ha premiato il lavoro svolto con “Generazioni della scelta“, parte del più esteso progetto “Invece di giudicare” che punta alla divulgazione a livello europeo della cultura della mediazione.

Il progetto raccontato dagli studenti

L’iniziativa è stata presentata oggi, 3 marzo, nella sala consiliare di via De Amicis. Studenti in prima linea: sono stati i rappresentanti delle nove classi delle medie a spiegare obiettivi e temi affrontati in questo percorso dedicato alla mediazione dei conflitti. Lo hanno fatto attraverso delle carte dedicate ai vari argomenti, col sostegno della pedagogista mediatrice Sara Ghioldi.
Il risultato, anche a seguito di simulazione di casi da risolvere attraverso il processo di mediazione, è che «questo progetto ci ha insegnato che i conflitti vanno gestiti al meglio e non devono essere di ostacolo alla vita quotidiana», le parole di uno studente. «Ci ha aiutato ad affrontare i problemi fra noi, a migliorare e a prendere decisioni», ha sottolineato un compagno. Un’iniziativa «valida», le parole di un altro studente, «che ci ha permesso di colmare alcune lacune: ora siamo una classe più unita». E così via.

Orgoglio ed entusiasmo

A collaborare al progetto, Giancarlo Selvagio, responsabile dell’associazione “Risorsa Cittadino”. Che ha sottolineato la «ricchezza di questi ragazzi: le loro intuizioni sono importanti e il progetto li ha aiutati a riflettere». Progetto che è attivo già da due anni, su iniziativa dell’assessore Fausta Battaglia (Istruzione): «Ho visto subito il potenziale dell’iniziativa, per dare ai ragazzi uno strumento per aiutare la crescita. Mi sono emozionata ad ascoltarvi, ho visto quanto avete recepito e quanto avete lavorato». Così il sindaco Dimitri Cassani: «Essere precursori, come in questo caso, è sempre un orgoglio. Ho trovato tanti spunti interessanti. Questo progetto esprime un cambio nella società e una delle cose fondamentali, come dimostra, è che non esiste solo bianche o nero. Ma anche il grigio, ovvero la mediazione». A chiudere, il dirigente scolastico Maria Elena Tarantino: «Siamo stati subito entusiasti e abbiamo deciso di coinvolgere più classi. Fare leva sugli aspetti educativi aiuta anche a governare i punti deboli del nostro oggi».

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