Casorate blindata: all’Osteria soggiorna il vice primo ministro d’Israele

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CASORATE SEMPIONE – Digos, carabinieri, servizi segreti e polizia israeliana. Sembra l’anticipo di una complessa operazione militare, ma a volte è “solo” una prassi, un protocollo da seguire. Come è successo a Casorate Sempione, ieri 18 agosto. Naftali Bennet, vice primo ministro d’Israele, ha infatti scelto la storica Osteria della Pista per passare la notte insieme alla sua famiglia, ovvero la moglie e i quattro figli.

Movimento all’Osteria

Non un viaggio di lavoro, tantomeno una missione politica. Ma semplicemente la necessità di aspettare il mattino in un posto strategico, visto che Casorate è a due passi dall’aeroporto di Malpensa. Ciò che colpisce – soprattutto in un paese che conta meno di 6mila abitanti – è lo stretto protocollo di sicurezza che deve rispettare una personalità di così alto profilo. Vedere tanto movimento di fronte allo storico locale ha fatto parlare in paese, le voci hanno cominciato a girare quasi subito. Tanto che è dovuto intervenire il sindaco Dimitri Cassani, spiegando che il motivo era una visita d’eccellenza. Il vice primo ministro israeliano ha scelto «un piccolo paese come Casorate, come un comune turista», racconta. «Anche se, l’importanza del personaggio, ha richiesto un lavoro preventivo di sicurezza svolto da digos, carabinieri, polizia israeliana e servizi segreti». Una precisazione, quella di Cassani, «per far capire come un evento di primo livello, un orgoglio per un albergo del nostro paese e anche per Casorate, ha rischiato di essere banalizzato se non addirittura strumentalizzato con sterili polemiche».

Un luogo storico

Spiegato il mistero di tanto movimento di fronte all’Osteria della Pista, inevitabili i ringraziamenti rivolti «a chi ha portato la nostra piccola Casorate alla ribalta della cronaca». In particolare a chi gestisce questa storica realtà, ovvero Celeste ed Enzo Taiano con Giacomo Moalli. Sono loro che hanno in mano l’Osteria, che di osteria ormai ha solo il nome vista la nomea di cui gode. Un luogo storico e apprezzato, che negli anni ha raggiunto un alto livello di qualità, grazie anche ai recenti interventi di ristrutturazione. Al punto che, nel 2020, Celeste Taiano ha ricevuto il riconoscimento di miglior albergatore d’Italia. Un successo che ha fatto eco anche all’estero, arrivando addirittura all’orecchio dei vertici istituzionali d’Israele.

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