CASSANO MAGNAGO – Demolire e ricostruire ex novo le elementari Rodari. Un progetto da 7milioni e 50mila euro, che Cassano Magnago punta a rendere realtà attraverso le risorse messe a disposizione dal Pnrr. È stata infatti pubblicata la procedura di gara sopra soglia comunitaria per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva per realizzare la nuova scuola primaria, che verrà denominata Manzoni. Con tanto di immagini che preannunciano il risultato finale.
Le questioni da risolvere
Si tratta ancora di una fase iniziale. Ma i piani per offrire agli alunni una nuova struttura cominciano a prendere forma. In ordine: l’edificio oggetto di demolizione, si legge nella scheda tecnica, «presenta due grosse problematiche». Di cui una «assolutamente irrisolvibile», ovvero la mancanza di una palestra che obbliga a svolgere l’attività fisica in un locale al piano terra. E non è possibile realizzane una, perché «l’area di pertinenza del plesso è estremamente limitata». L’altro problema è legato alla «viabilità circostante: l’accesso avviene solo da via Brunelleschi, che viene chiusa al traffico durante gli orari di ingresso e uscita degli studenti». A questo si aggiunge la necessità di «grossi investimenti per l’adeguamento e la messa a norma dell’edificio».
L’edificio da demolire
L’edificio da demolire, recita il documento, si sviluppa su tre piani fuori terra. All’interno, oltre alle aule per l’attività didattica, ci sono anche gli spazi adibiti a refettorio. All’esterno, si trova un cortile parzialmente piantumato, mentre lungo i lato est e sud c’è un giardino «di modeste dimensioni». Il plesso scolastico è in via Brunelleschi, «lungo la quale sono posizionati gli ingressi pedonali e carrabile». E ancora: «La zona è provvista di parcheggi, anche se non direttamente a servizio della struttura scolastica». Ma sono «insufficienti per la molteplicità di strutture pubbliche presenti» nei dintorni. La demolizione sarà «di tipo selettivo, che ha come scopo la separazione dei materiali in frazioni omogenee che possano essere riutilizzate, recuperate o riciclate come materie prime seconde».
Gli obiettivi
Da qui, gli obiettivi del progetto sono chiari. Intanto, «dotare l’istituto Rodari, in primis, di una palestra dove poter svolgere in maniera idonea l’attività didattica motoria». E poi, in secondo luogo, posizionarla «in una zona la cui viabilità circostante è maggiormente compatibile con la presenza di un edificio scolastico delle caratteristiche del plesso che si va a demolire». Inoltre, realizzare la nuova struttura «all’interno dell’area di pertinenza della scuola secondaria di primo grado Orlandi – che fa parte dello stesso istituto comprensivo – crea un accentramento che porta evidenti vantaggi, sia in termini di organizzazione degli spazi che di gestione del trasporto pubblico».