Cassano, la maggioranza: «Il nuovo polo per l’infanzia serve. Pd miope»

CASSANO MAGNAGO – Il nuovo polo per l’infanzia 0-6 è necessario, visto il calo demografico che si registra? Una domanda che sta tenendo acceso il dibattito politico a Cassano Magnago. La linea del Pd è chiara: «Rischia di diventare sproporzionato rispetto alla reale richiesta futura», ha detto di recente Tommaso Police. Ora le forze di maggioranza – Lista Poliseno, Progetto Cassano 2030, Fratelli d’Italia – replicano a tono: «Un’affermazione miope e distante dalle modalità con cui una seria amministrazione deve programmare e affrontare le sfide del futuro». Fino alle precisazioni sulla presenza – o meno – di istituti superiori: «Sembra che il Pd non viva con attenzione la città e poco la conosca nella realtà».

Guardare al futuro

Per una città come Cassano, «è fondamentale avere servizi educativi efficienti, ottenibili anche grazie alle migliorie delle strutture esistenti e a investimenti finalizzati a realizzare nuovi spazi adatti, flessibili e in grado di accogliere future innovazioni all’interno dei servizi scolastici» si legge nella nota diffusa dalla maggioranza. «Non è pensabile soffermarsi unicamente alle problematiche presenti: al contrario di quanto afferma il Pd, bisogna progettare e lavorare per rendere la problematica presente un punto di forza del domani». Alla base, la precisazione che «non si vuole costruire una nuova struttura in più, ma realizzare un progetto che rafforzi il nido comunale e le scuole materne già presenti, ideando spazi pronti a soddisfare servizi che oggi sono insufficienti». Questo, ricordando che «ci sono numerose famiglie in lista d’attesa al nido, famiglie che non riescono ad accedere a un servizio fondamentale per la crescita delle generazioni future, perché gli spazi odierni non sono sufficienti». Da qui gli obiettivi di «ampliare l’offerta e creare servizi per sostenere le famiglie». Ecco perché «non è immaginabile, come invece intenderebbe il Pd, smettere di investire nei sistemi educativi, in uno dei pilastri che per anni ha contraddistinto la politica educativa cittadina». Fino a sottolineare che «per realizzare il nuovo polo 0-6 nessun edificio già esistente verrà abbattuto, contrariamente a quanto pensato e dichiarato dal Pd, evidentemente male informato».

Gli istituti superiori

Poi l’altra questione, che lascia «stupiti» dal fronte della maggioranza. «Leggiamo che oggi l’unico polo scolastico davvero utile alla città è quello superiore, perché porterebbe un servizio nuovo che a Cassano non è mai esistito». La replica: «Sembra che il Pd non viva con attenzione la città e poco la conosca dal momento che a ce ne sono sono già due importanti: Promos e l’Istituto Cavallotti-Wojtyla-Ivan Basso».

Il primo:

Promos è a Cassano dal 2011 in via G. Marconi, 56 (presso l’ex Colonia Elioterapica) e dal 2012 eroga servizi per l’assolvimento dell’obbligo formativo nell’ambito della riforma del Sistema di istruzione e Formazione Professionale (interamente finanziati da Regione Lombardia e Comunità Europea e quindi Completamente Gratuiti per i ragazzi). Promos è un Centro di Formazione Professionale, frequentato attualmente da 93 ragazzi, accreditato da Regione Lombardia nell’Albo “A” degli Operatori che erogano servizi formativi e per il lavoro, in grado di accompagnare i ragazzi in uscita dal terzo o dal quarto anno verso il mondo del lavoro, favorendone l’inserimento e l’assunzione. Il Centro sostiene giovani ed adulti nel percorso di inserimento e reinserimento professionale, attraverso percorsi gratuiti progettati secondo le esigenze personali del singolo utente e finanziati da Regione Lombardia e Province di Milano e Varese. Promos assiste le Aziende del territorio per la formazione specialistica e professionalizzante dei propri dipendenti ed è inoltre Centro specializzato nella formazione di persone con disabilità, sia attraverso finanziamenti provinciali specifici, che attraverso percorsi personalizzati sostenuti da Regione Lombardia.

Il secondo:

L’Istituto Cavallotti-Wojtyla-Ivan Basso è presente, invece, nella nostra Città dagli anni ’80. Nel 1983, infatti, il gruppo Cavallotti apre a Cassano l’Istituto Tecnico per Geometri e Ragionieri “K. Wojtyla”, all’interno di un complesso storico-monumentale adiacente al Castello Visconteo. Nel 2009, grazie all’ampliamento degli spazi a disposizione vengono riuniti gli indirizzi di Liceo Linguistico, Geometri e Ragionieri. Nel 2014 nasce il Liceo Scientifico Sportivo, il secondo nella provincia di Varese ed intitolato al nostro concittadino ed ex studente “IVAN BASSO”. Oggi, l’Istituto è frequentato da 250 studenti, suddivisi per gli indirizzi scolastici presenti: Liceo scientifico sportivo, Liceo linguistico, Istituto economico per l’amministrazione, la finanza e il marketing, Istituto economico per il management dello sport. Sono già iscritti per il prossimo anno oltre 60 studenti. Dall’inizio della sua storia a Cassano si sono diplomati oltre 3.500 studenti.

L’affondo

Quanto basta per strigliare il gruppo d’opposizione: «Affermare che a Cassano non sono mai esistiti istituti superiori è grave ed è come dichiarare che chi frequenta queste scuole non le stia frequentando, che chi si è diplomato non esiste». E ancora: «Svilisce chi da anni investe in questa scuola, si adopera con fatica a seguire i ragazzi, accompagnandoli e introducendoli nel mondo del lavoro, ma soprattutto nel mondo degli adulti». Fino all’affondo: «Bisogna stare attenti a fare questo tipo di affermazioni, poco rispettose nei confronti dei ragazzi e del personale educativo che dedica la vita intera alla crescita dei giovani». E concludono: «Noi invece, che viviamo la città realmente, siamo dell’idea che a queste scuole bisogna stare vicini, sostenerle per generare opportunità di ampliamento di spazi e di nuovi indirizzi, per arricchirne l’offerta scolastica».

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