Ottaviani presenta la Cassano che verrà. Ma FdI vuole contare di più

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CASSANO MAGNAGO – L’idea di Cassano Magnago per i prossimi cinque anni? «Una città sempre più moderna e proiettata al futuro. Sempre più sicura e vivibile, più sostenibile ed efficiente, più inclusiva e attrattiva». Sono le parole del sindaco Pietro Ottaviani, che il 3 novembre ha presentato in consiglio comunale la Cassano che ha in mente di realizzare nei prossimi cinque anni. Una linea appoggiata da tutta la maggioranza, Fratelli d’Italia incluso. Ma adesso – in scia al grande risultato alle Politiche dello scorso 25 settembre, che a Cassano ha blindato circa il 33% delle preferenze – il partito di Giorgia Meloni cerca di ritagliarsi più spazio. Che, in sostanza, è quello che ha chiesto il consigliere Edoardo Franchin.

Gli obiettivi principali

Il discorso di presentazione delle linee programmatiche del primo mandato Ottaviani:

Ho l’onore e la responsabilità di presentare al consiglio comunale le linee programmatiche di mandato che sono state condivise dalla giunta comunale.

Le linee programmatiche del mandato amministrativo 2022-2027 non possono che prendere spunto dal grande lavoro di cambiamento che abbiamo improntato nel precedente decennio e rappresentano una sfida a proseguire con lo stesso Impegno dimostrato sino ad ora e con maggior conoscenza della città e della comunità.

Ancora una volta abbiamo deciso di redigere questo piano strategico seguendo l’impianto del programma di coalizione che abbiamo presentato in occasione delle recenti elezioni amministrative e che è risultato vincente e premiante per il sottoscritto e per l’intera squadra di governo.

Una lista di idee e di intenzioni che si tramuterà in progetti e azioni concrete traducibili in linee guida per la redazione dei documenti programmatori. Un elenco di impegni, di facile lettura, a cui dar seguito e a cui far corrispondere una puntuale rendicontazione da svolgersi anno per anno.

Un documento che contiene l’idea di una Città sempre più moderna e proiettata al futuro, sempre più sicura e vivibile, più sostenibile ed efficiente, più inclusiva e attrattiva.
L’idea per cui Cassano Magnago protagonista, che abbia una visione d’insieme che ne contraddistingue e caratterizza l’azione, legata alla qualità della vita, all’attenzione alle persone, al territorio, all’ambiente.

Il coinvolgimento diretto dei cittadini, la condivisione delle scelte, la buona ed oculata amministrazione, una informazione puntuale e attenta, sono i punti di forza di un modello amministrativo orientato allo sviluppo del nostro paese, all’interno di servizi attenti ai bisogni dei singoli e della comunità facendo emergere il concetto del noi su quello troppo diffuso dell’io.

Questo documento rappresenterà la nostra agenda di governo capace di adattarsi alle esigenze e ai bisogni che emergeranno, abile ad adeguarsi ai cambiamenti nel contesto socio-economico del territorio, pronta ad accogliere idee, proposte e aggiornamenti.

Diversi i macro-temi che compongono il documento. Infanzia, adolescenza e scuole: «Costruiremo la base per una società solida con sani principi e valori fondamentali». Lo sport, «strumento fondamentale per la salute dei cittadini e per la salvaguardia del nostro territorio», e la cultura, come «occasione di incontro e conoscenza». Fino all’ambiente e alla necessità di «investire in sicurezza, sia con le forze dell’ordine che con le associazioni di volontariato come la Protezione civile». Senza dimenticare l’attenzione ai «bisogni delle famiglie». Tutto con l’unico scopo di «rendere Cassano una città più a misura d’uomo».

Cassano giovane, Cassano green

Nel dettaglio, il piano tocca più ambiti. Come «investire nella famiglia, sostenendola e valorizzandone il ruolo e le competenze». O avere «particolare attenzione» su adolescenti e giovani, perché sono «capitale umano della comunità futura». Ma anche puntando su «azione e collaborazione», per costruire una Cassano «smart, digitale, efficiente, capace, inclusiva, moderna e sostenibile: una città intelligente richiede interventi coordinati ed integrati a livello sociale, ambientale ed economico». E se infanzia e giovani sono la base su cui costruire il futuro, fondamentale è agire sul presente. Fra i temi: ambiente e decoro urbano. La giunta Ottaviani punta sulla «tutela» e la «pianificazione», creando condizione per «un’efficace gestione e sviluppo del territorio» attraverso «la sicurezza, la salute e la mobilità sostenibile». Fino a temi classici come «la riduzione del consumo di suolo e l’incentivazione al riuso». Con l’obiettivo finale di «trasformare l’intera città in un’oasi di bellezza da custodire nel tempo, un luogo di incontro, di sosta, di socialità e di commercio». Che passa anche per «una lotta serrata a chi abbandona rifiuti» e campagne si sensibilizzazione.

Opere e investimenti

Un programma pieno – e con lo sguardo rivolto al medio-lungo termine – racconta le opere. Dall’abbattimento delle barriere architettoniche agli adeguamenti delle infrastrutture pubbliche e tecnologiche. Piani che rientrano in quadro più ampio, che include il completamento del “Parco di città” e la conclusione della tangenziale di Cassano. Ma anche l’ampliamento della biblioteca e la possibilità di ristrutturare Villa Oliva. Così come mettere mano sul Palazzetto Tacca e sui campi sportivi. E arte e cultura? Ci sono. Con la sistemazione di Sant’Anna e il recupero degli affreschi dell’ex chiesa di San Giulio. Fino alla viabilità, grazie a «interventi strutturali e sensi unici di marcia, per garantire qualità e sicurezza nei percorsi».

Sociale e fasce deboli

Spazio anche per il commercio e le aziende locali, dove si nota la necessità di «nuova linfa». Fra i piani, spiccano la volontà di «umanizzare il lavoro imprenditoriale» e «programmare incontri di aggiornamento». Ma anche la «promozione e il sostegno delle associazioni di categoria».
Prioritario, poi, il lavoro nel sociale e per gli anziani. Gli obiettivi: «Migliorare il livello dei servizi, monitorare le necessità dei più esposti alla crisi e potenziare l’assistenza domiciliare». Oltre a «incentivare, promuovere e sollecitare il volontariato in ogni ambito della vita». Fino alla possibilità di «realizzare una residenza per anziani».

Le reazioni

Le minoranze hanno preso strade diverse, al momento della votazione. Cassano Futura si è allineata agli obiettivi di Ottaviani, almeno sui temi legati all’inclusività. «Molti punti sono importanti», ha detto Stefania Passiu. «Sono virtuosi, mi fa piacere vedere che c’è un accenno all’abbattimento delle barriere architettoniche. Credo però che per realizzarlo, parlare di inclusione non sia abbastanza, perché le barriere non sono solo fisiche». E ha garantito la sua «disponibilità a collaborare per ogni iniziativa che possa avere risultati». Il Pd, invece, ha preso le distanze. Così Tommaso Police: «Mi auguro che il programma venga attuato, ma è mio compito – in qualità di consigliere eletto in minoranza – vigilare ogni singolo passaggio. Votare a favore il programma dei miei avversari è come non rispettare la volontà di chi mi ha votato». Osvaldo Coghi (Forza Italia) si è astenuto.

Fratelli d’Italia vuole contare

La maggioranza, di fatto, ha mostrato solidità. Tutti d’accordo che le linee presentate rispecchiano un piano da rendere realtà. Ma oltre alle volontà amministrative, la piega politica è stata inevitabile. Che è emersa, fra le righe, dall’intervento di Franchin. «È evidente che i cassanesi, in pochi mesi, si sono espressi sulla linea da adottare, quelle che rappresentano le proposte che giovano alla città», ha detto. Il riferimento non va solo al risultato alle elezioni di Cassano, ma anche alle Politiche. Noto il risultato: Fratelli d’Italia si è preso il centrodestra. E ora, a livello locale, vuole contare di più: «Nel momento in cui sarà necessario prendere delle decisioni – politiche, anche – per realizzare qualcosa, non potranno non essere tenute in considerazione le volontà indicate dai cassanesi». Tradotto: FdI ha convinto la maggioranza della città, FdI potrà farsi sentire. Forse uno strascico delle recenti elezioni cassanesi, che Franchin ha vissuto un po’ come una sconfitta personale, viste le aspirazioni mancate per un soffio. O, magari, semplicemente la volontà di rivendicare un merito guadagnato alle urne. Fatto sta che, sottovoce, un altro messaggio dopo il consiglio di insediamento è stato mandato alla maggioranza.

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