Castellanza, Soragni e Colombo: «Vialetto tolga l’inutile T-red sulla Saronnese»

castellanza t-red saronnese

CASTELLANZA – «L’assessore alla Sicurezza Vialetto non conosce i dati degli incidenti stradali e quel T-red è stato posizionato a un incrocio dove si è verificato un solo incidente. Quindi la sua utilità è solo quella di fare cassa». Non si placa la polemica sul semaforo che, da quanto è stato posizionato il T-red, è diventato come la gallina dalle uova d’oro. Ora ad attaccare sono i consiglieri della Lega Nord Angelo Soragni e Marinella Colombo.

«Chi passa con il rosso deve essere multato. E su questo non ci piove – scrivono i consiglieri del Carroccio – però siamo in disaccordo sulla  metodica con cui vengono inflitte le multe. Innanzi tutto la segnaletica che evidenzia la presenza delle telecamere dovrebbe essere realizzata a caratteri cubitali e ben visibile agli automobilisti sia a 100 metri dall’incrocio e sia in prossimità dei semafori. Inoltre crediamo che il giallo debba durare un secondo in più rispetto a quanto programmato, ovvero passare da 4 a 5 secondi».

angelo soragni castellanzaSoragni e Colombo poi “tirano fuori la calcolatrice”: «Calcolando che vengono fatte circa 20 sanzioni giornaliere, con un introito per multa di circa 150 euro, nella casse del Comune arrivano almeno 3 mila euro, che moltiplicato per i giorni dell’anno la cifra ammonterebbe circa un milione di euro annui. Bene, crediamo che così non si debba fare. Il sindaco Mirella Cerini ha più volte affermato che i soldi ricavati dalle sanzioni verranno utilizzati per la manutenzione delle strade e per il rifacimento della segnaletica orizzontale. Ci aspettiamo di vedere a Castellanza strade e segnaletica perfettamente in ordine, anzi di più. Non si può comunque pensare di far quadrare il bilancio comunale con queste entrate. Di sicuro i soldi spesi recentemente per rifare la segnaletica sono stati letteralmente gettati via. Infatti dopo pochi mesi  la vernice utilizzata secondo noi  di pessima qualità  è già completamente sbiadita e necessita di essere ripristinata».

Infine i due consiglieri pongono l’accento su altre situazioni pericolose che meriterebbero attenzione: «Bisogna utilizzare metodiche incontestabili da parte di chi ha fatto l’infrazione. Sembra di essere tornati al Medioevo in cui i viandanti forestieri dovevano pagare il pedatico al feudatario, per attraversare la strada o il paese. Auspichiamo che questa amministrazione metta in campo altre scelte che riguardano la vera sicurezza stradale. Ad esempi  rendere attivo anche di notte il semaforo in Via M. Colombo e Via Don Minzoni».

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