C’era una volta un palazzo del ghiaccio a Busto? Era in via XX Settembre

Immagine d'epoca del palazzo del ghiaccio di via XX Settembre

BUSTO ARSIZIO – C’era una volta a Busto un “Palazzo del Ghiaccio”, negli anni ’30? Lo ha scoperto, rovistando tra i vecchi ricordi di una zia, un’utente della bacheca Facebook “Nuovo…sei di Busto Arsizio se”. La struttura si trovava in corso XX Settembre, nel capannone a fianco del sottopasso ferroviario che oggi è murato e abbandonato. Una scoperta, nel suo piccolo, sensazionale: 90 anni prima del clamoroso “flop” del palaghiaccio di Beata Giuliana, a Busto si poteva pattinare e giocare a hockey.

Le foto d’epoca

In pochissimi lo sanno, ma le immagini sono inequivocabili. «L’esterno e l’interno del Palazzo del Ghiaccio a Busto» si legge nel ritaglio ritrovato. Dove si parla di via Mameli, anche se la foto della facciata rimanda chiaramente al capannone di via XX Settembre all’imbocco del sottopasso, rimasto identico rispetto ad allora, con l’unica differenza che non c’è più la scritta “pattinaggio” sulla facciata. Le immagini degli interni invece mostrano una pista di ghiaccio con le porticine da hockey e alcune file di sedie per il pubblico. Secondo altre ricostruzioni sulla base di documenti storici dell’epoca, si sarebbe però trattato solo di una struttura per il pattinaggio a rotelle, e non su ghiaccio, ricavata nel salone da ballo dell’Albergo Venezia, progettato dall’architetto Silvio Gambini.

Cosa è rimasto

L’edificio di via XX Settembre oggi

Dello storico palaghiaccio è rimasto solo l’ingresso, attualmente chiuso e in parte murato. Il capannone è di proprietà privata ed è ormai da lungo tempo in disuso. Gli interni sarebbero stati parte del complesso dell’autosalone che era in via Venezia, ma che ora si è trasferito e ha a sua volta chiuso i battenti. Su quanto sia durata quella struttura, sorta in epoca fascista, poco si sa. Di certo sarebbe stata una risposta ai detrattori della controversa scelta, fatta quindici anni fa, di insediare un palaghiaccio a Busto Arsizio. Scelta poi accantonata dopo le tante traversie del progetto, fino alla definitiva riconversione in palaginnastica, che si concretizzerà una volta che verrà affidata la gara d’appalto per l’opera, in parte finanziata con i fondi del PNRR.

busto arsizio palaghiaccio xx settembre – MALPENSA24