Vertice frana Luino, due ipotesi: messa in sicurezza o ricollocamento dei residenti

VARESE – Istituzioni intorno al tavolo in Prefettura a Varese per affrontare il problema della frana di Creva a Luino. Una situazione particolarmente complessa, tanto che l’incontro convocato oggi pomeriggio a Villa Recalcati (nella foto) è durato quasi due ore. Il primo passaggio sarà la realizzazione di una relazione tecnica approfondita da cui poter stabilire gli interventi da mettere in campo sulla parete di roccia. Quindi le ipotesi successive sono due.

Mettere in sicurezza o ricollocare

La prima opzione è quella di una messa in sicurezza che sia davvero duratura e che eviti nuovi episodi come quello degli scorsi giorni e quello di aprile 2022. Bisognerà però capire se si riuscirà a raggiungere un grado di sicurezza tale da scongiurare al 100% situazioni problematiche. L’alternativa, non certo da prendere a cuor leggero ma se non sarà possibile altrimenti, è quella di provvedere con delle nuove abitazioni altrove. Una decisione non facile che potrà avvenire solo dopo che ci sarà un quadro più preciso del da farsi. «In entrambi i casi non può essere un comune – commenta il sindaco di Luino Enrico Bianchi – ad affrontare una problematica di questo genere, quindi la affronteremo con gli enti sovracomunali. Abbiamo raccolto la disponibilità di Provincia e Regione»

Tempi lunghi

Si preannunciano dunque tempi di intervento non immediati. «I tempi ahinoi saranno lunghi – continua il primo cittadino – c’è tutta la preoccupazione di noi amministratori. Proprio oggi ho incontrato i condomini del primo edificio e incontreremo anche quelli dell’altro palazzo per capire come procedere nel modo migliore possibile». A supporto delle persone evacuate ci potranno essere interventi di sostegno. «Sono al vaglio soluzioni abitative temporanee, che si inseriscono in quello che è già un quadro di emergenza abitativa».

L’intervento del sindaco di Luino Enrico Bianchi

Il vertice

Il momento era particolarmente atteso dopo quanto accaduto la scorsa settimana, con i primi distacchi dal fronte roccioso in via Creva avvenuti nella mattinata di giovedì 5 gennaio. La situazione era rimasta in una fase di stallo nel weekend in attesa di una cabina di regia comune per affrontare i prossimi passaggi da mettere in atto. Presenti in presenza o collegati via videoconferenza i rappresentanti delle istituzioni (Comune, Comunità montana, Provincia e Regione Lombardia, per cui è intervenuto l’assessore al territorio Pietro Foroni), delle forze dell’ordine e i tecnici. Un incontro durato circa due ore, aperto dall’introduzione del prefetto Salvatore Pasquariello.

L’impegno della Regione

Durante l’incontro Regione Lombardia ha ribadito la volontà di fornire il proprio contributo per trovare una soluzione economica e progettuale al fine di risolvere la problematica che ha visto coinvolte 24 persone, ad oggi sfollate. «Ribadiamo la nostra volontà – ha detto l’assessore al territorio Pietro Foroni – a interloquire con gli organi competenti per la definitiva soluzione della problematica in essere. Qualora risultasse necessario, come istituzione regionale abbiamo dato la nostra disponibilità a finanziare, pur non essendo prettamente di sola nostra competenza, opere di pronto intervento per garantire la messa in sicurezza del versante. Siamo in costante contatto con il prefetto di Varese e l’amministrazione comunale per essere aggiornati sull’evolversi della situazione».

Il collegamento in videoconferenza con Regione Lombardia