Cerro, ecco il progetto da 300.000 euro per la scuola dell’infanzia di Cantalupo

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CERRO MAGGIORE – È stato approvato dalla Giunta di Cerro Maggiore il progetto di fattibilità per l’ampliamento della scuola comunale dell’infanzia “Don Luzzini” di Cantalupo (nella foto, nella versione preliminare). Il progetto, che è stato fortemente voluto dall’Amministrazione comunale e dal consigliere delegato alla Frazione, Barbara Casali, sta iniziando l’iter amministrativo e sarà velocizzato dall’eventuale approvazione del finanziamento del ministero dell’Istruzione. Prevede una rimodulazione degli spazi interni ed esterni, con l’aumento del numero di aule al chiuso al servizio della didattica; dalle prime stime costerà più di 300.000 euro e il finanziamento richiesto dovrebbe coprire oltre il 50% del costo.

«Dal momento del nostro insediamento – osserva Casali – stiamo analizzando le situazioni delle varie scuole; inoltre abbiamo seguito l’andamento della popolazione per comprendere l’evoluzione dei servizi nel tempo. Proprio la lista d’attesa della scuola dell’infanzia “Don Luzzini” ci ha portato a ragionare sulle possibili soluzioni. Ad oggi l’istituto garantisce un posto per circa 80 bambini: se il progetto sarà approvato, si arriverà a 99».

Il sindaco, Nuccia Berra, ricorda come «già nell’estate 2020 la scuola è stata oggetto di lavori di miglioramento degli spazi esterni, al fine di consentirne una migliore fruibilità e proprio per questo abbiamo deciso di procedere con questo nuovo progetto. Stiamo investendo molte risorse sulle scuole e sul futuro dei nostri studenti. Vogliamo garantire dei luoghi sicuri per continuare a migliorare la programmazione».

Sostegno del Comune alle famiglie con disabili

Fra i tanti problemi causati dalla pandemia c’è stata la riduzione dei servizi alle persone con disabilità gravi. Il distanziamento sociale, le nuove regole di convivenza e le diverse procedure per gli assistenti sociali hanno causato disagi e disservizi alle famiglie e agli utenti. I centri diurni e i centri socio educativi hanno scelto di ridurre i servizi erogati agli utenti, mantenendo invariato il personale. Per questi motivi, in accordo con l’ufficio Servizi sociali del Comune, l’Amministrazione dopo aver raccolto le segnalazioni delle famiglie con persone disabili ha verificato che le associazioni erogatrici del servizio avessero adempiuto puntualmente ai loro obblighi.

«Le nostre verifiche – spiega il sindaco – sono state il più precise possibile e hanno purtroppo richiesto tempo per le opportune conferme. Una volta definito l’ambito della questione, l’ho portata in Giunta e, all’unanimità, abbiamo deciso uno stanziamento straordinario per supportare in misura maggiore queste famiglie». Lo stanziamento dipende dalla partecipazione o meno dei ragazzi ai percorsi di sostegno: ad oggi, mercoledì 26 maggio, è stato previsto un contributo massimo del 25% per ogni ragazzo che mensilmente paga in base al reddito.

Berra: «Continue verifiche sull’operato delle associazioni»

«Non siamo soddisfatti del risultato – ammette Berra – perché la riduzione dei servizi non può essere quantificata economicamente. Speriamo vivamente che questi centri ritornino ad operare con regolarità per supportare le famiglie e gli utenti. Nel frattempo, continueremo a vigilare sulle varie associazioni coinvolte».

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