Cibo, Gadda (IV): «Fare rete con una legge anti spreco»

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Nella foto l'onorevole Maria Chiara Gadda

ROMA – «Sprecare è un nonsenso, recuperare e prevenire è un bene per tutti dal punto di vista sociale, economico e ambientale. Ciascuno può fare la differenza nel contrasto agli sprechi alimentari, e fare rete tra istituzioni, imprese, terzo settore, professionisti e cittadini è l’unica via percorribile». Così la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge antispreco a margine dell’incontro promosso al Senato dall’Ordine dei Tecnologi Alimentari intitolato “Alimenti oltre la scadenza, garantire la sicurezza, evitare lo spreco».

Le parole di Papa Francesco

Come ha ricordato Papa Francesco nel suo messaggio alla FAO, serve un cambio di mentalità rispetto agli sprechi alimentari mettendo al centro il senso di giustizia sociale. «La legge 166 del 2016 cosiddetta antispreco contribuisce a dare gli strumenti operativi affinché le imprese e il terzo settore possano lavorare in squadra, perché le eccedenze degli uni sottolinea – acquistano nuovo valore nella filiera del dono e della solidarietà sociale. Non si tratta di rifiuti, ma di alimenti ancora perfettamente sicuri e consumabili che possono essere recuperati grazie ad un quadro legislativo finalmente chiaro e semplificato. Bisogna però promuovere maggiormente la conoscenza della legge 166, perché – spiega Gadda – ancora oggi molte imprese e associazioni non ne conoscono le opportunità. Sul fronte del consumo domestico, piccoli gesti di consapevolezza come fare la spesa basandosi sugli effettivi bisogni, usare corrette prassi di conservazione, e conoscere la differenza tra data di scadenza e TMC “da consumarsi preferibilmente entro”, possono dare un contributo forte per diminuire gli sprechi e migliorare i bilanci familiari in un momento in cui la spesa alimentare è messa alla prova da inflazione e costo della vita», conclude.

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