Ciclabili aperte, i sindaci: «Siamo contrari. La Provincia ha deciso senza ascoltarci»

varese pista ciclabile

VARESE – «Non abbiamo le forze per garantire i controlli. Monitorare le ciclabile non è semplice e dopo un confronto abbiamo espresso i dubbi e il nostro parere contrario all’apertura. Ora se Antonelli ha deciso di aprire, ci dica anche come farà a garantire i controlli». Le ciclabili non sono ancora state aperte, ma sugli oltre 70 chilometri di tracciati corre il malumore. Dei sindaci dei Comuni interessati, rimasti spiazzati dall’annuncio via Facebook del presidente della Provincia. I quali, chi in maniera diplomatica chi con parole dure, bocciano la decisione sbandierata e si aspettano dal numero di Villa Recalcati un passo indietro.

Varese piste ciclabili

I Comuni rivieraschi

I sindaci dei Comuni che si affacciano sul lago di Varese, davanti all’ipotesi di riapertura della ciclopedonale, nei giorni scorsi si sono confrontati. Anche perché tra loro c’era chi ragionava sulla possibilità di aprire gradualmente e chi invece si è subito detto contrario. Tutti però concordavano sul fatto che togliere i sigilli avrebbe creato non poche criticità. Davanti alle quali, non tutti i Comuni sono pronti ad affrontarle. Insomma alla fine la decisione di esprimere parere contrario è stata presa in maniera unanime. Comune di Varese compreso.

«Ho subito detto di essere contraria – spiega il sindaco di Bodio Eleonora Paolelli – Polizia locale e volontari stanno facendo un lavoro incredibile da settimane. Con la collaborazione dei cittadini siamo riusciti a non avere positivi nella nostra comunità. Ora le difficoltà aumentano visto che sono stati eliminati i 200 metri di distanza da casa. Non posso certo mettermi a controllare lungo lago e ciclabile in questo momento. Meglio tenerle chiuse, con dispiacere, ma a vantaggio del bene di tutti».

Antonelli riapre? Si assuma la responsabilità

Sui pochi mezzi interviene anche il sindaco di Biandronno Massimo Porotti, che è anche presidente dell’associazione dei Comuni rivieraschi: «Le ciclabili vanno lasciate chiuse. La Provincia le vuole aprire? Allora si organizzi anche sui controlli e li garantisca. Insomma il presidente ci deve ascoltare, altrimenti sarà lui ad assumersi la responsabilità di questa decisione».

Contrari anche Azzate, con il sindaco Gianmario Bernasconi: «Il mio timore è che nei prossimi fine settimana di bel tempo si venga a creare una situazione di difficile gestione per l’elevato numero di persone che andranno in ciclabile»; e Gavirate, che con Silvana Alberio mette sul tavolo l’impossibilità di fare controlli: «perché dopo il 4 perderò anche un buon numero di volontari che riprenderanno a lavorare»; e la speranza che «Antonelli ci ripensi».

«Questa è una porcata»

Durissimo il sindaco di Buguggiate Matteo Sambo: «Io chiudo i parchi del paese perché non ci sono regole certe e la Provincia, che ci ha lasciati soli fino a ora, apre le ciclabili e ci mette in difficoltà? E’ una porcata, diciamolo. C’è molta incertezza nella gestione della ripartenza, e c’è anche il timore che il contagio possa tornare a correre. Riaprire le ciclabili in questo momento sarebbe un errore, poiché non possiamo garantire i controlli. L’abbiamo fatto presente, ma non siamo stati ascoltati».

Antenne dritte anche lungo la ciclabile dell’Olona

I sindaci della ciclabile dell’Olona sono più morbidi, ma nutrono anche loro perplessità. C’è chi ha già messo in allarme le associazioni, come Fagnano che si appoggerà ai Calimali, ma con Elena Catelli precisa: «Se ci fossero problemi sulla ciclabile noi l’unica cosa che possiamo fare è avvertire la Provincia che ha competenza». Mentre Gianni Montano di Olgiate riflette sul fatto che liberare l’accesso alle ciclabili carica sulle amministrazioni locali un problema in più in un momento già pesante e complesso. «A partire proprio dai controlli – spiega il sindaco – e in considerazione del fatto che magari non si verificheranno assembramenti, ma moltissimi incroci tra persone visto che gli spazi sono anche ristretti».

ciclabili, sindaci antonelli contrari – MALPENSA24