Prove tecniche per la Cicloferrovia della Valmorea: sarà la prima in Italia

cicloferrovia della valmorea
Le autorità a bordo della prima "corsa" della Cicloferrovia della Valmorea

CANTELLO – In Francia ne sono attive circa 70, con grande successo di pubblico, con una media di mezzo milione di passeggeri paganti all’anno. In Italia la prima cicloferrovia sarà quella della Valmorea, che collegherà le province di Varese e Como lungo il tracciato dell’antica ferrovia da anni in disuso. Oggi pomeriggio, venerdì 13 ottobre, si è tenuto il viaggio di prova del ferrociclo alla presenza delle autorità (nel video qui sotto le immagini riprese a bordo del mezzo).


Prove tecniche

La prova tecnica si è svolta pressi i Mulini del Trotto, al confine tra Cantello (provincia di Varese) e Solbiate con Cagno (Como). A salire per primi sul ferrociclo i vertici di Ferrovienord ed Evai insieme ai rappresentanti di Regione Lombardia, che ha stanziato 10 milioni per il recupero dell’infrastruttura. Presenti, tra gli altri, l’assessore regionale ai trasporti e mobilità sostenibile Franco Lucente,  l’assessore regionale alle infrastrutture e opere pubbliche Claudia Maria Terzi, l’assessore all’innovazione Alessandro Fermi, i consiglieri regionali Emanuele Monti e Angelo Orsenigo, i rappresentanti dei comuni coinvolti (Malnate, Cantello, Solbiate con Cagno, Rodero, Valmorea, Bizzarone), il presidente della Federazione Italiana delle Ferrovie Turistiche e Museali Alberto Sgarbi, il presidente del Museo Ferroviario Piemontese Marco Pochettino, il presidente di Ferrovienord Fulvio Caradonna e l’amministratore delegato di E-Vai Giovanni Martino.  


L’idea

Il progetto si ispira a esperienze similari ampiamente sviluppate in paesi europei, come appunto la Francia. E-Vai, la società che gestisce i servizi di mobilità sostenibile del Gruppo Fnm, sta studiando la realizzabilità del progetto stesso. La prova ha avuto buon esito, grazie all’utilizzo di un prototipo che consente di ospitare cinque passeggeri, di cui due “pedalatori”, che permettono al mezzo di muoversi tramite pedalata muscolare o assistita. Il carrello è stato omologato secondo le norme Uni. Dal viaggio di prova di oggi (reso possibile dalla pulizia dell’area grazie alle Gev del Parco del Lanza) all’entrata in funzione effettiva del servizio dovrebbe passare qualche mese. Non sono necessari infatti particolari investimenti per l’utilizzo del vecchio tracciato ferroviario a questo scopo.


La prima tratta

La prima tratta che sarà attivata nelle intenzioni di Regione e Ferrovienord è quella che conduce dalla stazione di Malnate Olona fino al Mulino del Trotto, per un totale di circa 4 km. In futuro si potrà proseguire sul resto del tracciato della Valmorea, e c’è al vaglio anche l’ipotesi di collegarsi alla vicina Svizzera arrivando fino a Stabio. I ferrocicli partiranno in convoglio a distanza l’uno dell’altro con orari definiti prenotatili dai turisti: questa è l’idea di partenza. Il mezzo sarà leggermente diverso dal prototipo utilizzato oggi: avrà una copertura fotovoltaica per l’autoalimentazione.


Turismo e sostenibilità

«Un’iniziativa – ha evidenziato l’assessore Franco Lucente – che permette a Regione Lombardia di diventare capofila in Italia di un progetto di recupero delle ferrovie storiche in disuso e che auspico possa essere replicato in numerose altre realtà lombarde e di tutto il territorio nazionale. La cicloferrovia della Valmorea rappresenta un nuovo modo di concepire la mobilità, con una spiccata attenzione all’ambiente». L’assessore Claudia Maria Terzi ha spiegato che questa proposta non va a precludere la possibilità futura di un ripristino della Valmorea come servizio di trasporto con i treni, ma anzi è un modo per continuare a valorizzare l’infrastruttura. «Lo studio sulla fattibilità del ferrociclo si inserisce perfettamente in una strategia complessiva di recupero e valorizzazione di questo patrimonio storico e culturale. La ferrovia della Valmorea può diventare un elemento di grande richiamo peri turisti e un volàno per l’indotto del territorio». Infine l’assessore Alessandro Fermi. «Sono convinto che progetti di questo genere facciano crescere l’attrattiva della nostra Regione». Presenti tra i sindaci anche Irene Bellifemine di Malnate. «Mi auguro, visto che ci sono 10 milioni, che si dia seguito a quanto promesso – ha detto – per il nostro territorio è un’occasione da non sprecare».

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