Jerago, no alla nuova tariffa Coinger. Marino: «Pagheremo i rifiuti molto di più»

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JERAGO CON ORAGO  – I cittadini di Jerago con Orago temono di avere dei conti particolarmente salati rispetto alla tassa sui rifiuti. Il progetto presentato dalla maggioranza che prevede il trasferimento a Coinger dell’imposta per i cittadini non convince infatti tutti: a denunciarne gli svantaggi oltre alla poca trasparenza nella proposta è Salvatore Marino, capogruppo della lista “Gente di Jerago con Orago”.

Benefici poco chiari

Secondo Marino sono poco chiari i costi e i benefici effettivi dell’applicazione della nuova tariffa puntuale di bacino gestita da Coinger che dovrebbe sostituire la Tari e che segue il principio dei pagamenti relazionati agli effettivi consumi. La proposta presentata dal sindaco oltre a non aver «minimamente coinvolto né informato la popolazione» non ha avuto il tempo sufficiente «per essere valutato». Ma oltre alla poca trasparenza, Marino rimarca gli svantaggi che deriverebbero dall’applicazione della nuova tariffa: «Nel caso della raccolta rifiuti, ci troviamo invece in una situazione di monopolio naturale dove l’operatore prescelto (Coinger) potrà fare il bello ed il cattivo tempo nel territorio di competenza, e i cittadini non avranno alcuna possibilità di cambiare fornitore».
Il problema principale sono però i costi: «Pagheremo in media circa 100 euro a testa per ogni abitante. Per i cittadini del Comune di Jerago con Orago in particolare significherebbe un costo complessivo di oltre 500 mila euro all’anno. Chiediamo a questa amministrazione di spiegare perché i cittadini del nostro Comune dovrebbero pagare circa 100 mila euro in più all’anno, rispetto all’attuale TARI che ammonta oggi nel complesso a 396 mila euro».

«Riformulate il progetto»

Aumenti che vengono definiti ingiustificati «e che stanno portando molti Comuni della zona a lasciare Coinger: perché dobbiamo essere noi le cavie per questo progetto?».Un progetto contro cui la lista Gente di Jerago con Orago si schiera assolutamente a sfavore. Per questo motivo la richiesta, decisa, al sindaco Aliverti e all’ex sindaco Ginelli, è di «riformulare da capo il progetto, al fine di avere le idee chiare sui costi (e benefici) effettivi relativi all’applicazione della tariffa puntuale di bacino gestita da Coinger. Altrimenti pagheremo tutti di più».

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