Samarate, nell’ultimo consiglio la protesta delle donne. Unite oltre la bandiera

consiglio comunale samarate

SAMARATE – Si chiude senza polemiche e troppi accenni alla campagna elettorale l’ultimo consiglio comunale di Samarate prima del voto del prossimo 26 maggio. Nel congedarsi, ieri 29 aprile, da assessori e consiglieri, il vicesindaco Alessandra Cariglino che ha traghettato con non poche difficoltà il Comune fino al voto, ha pronunciato solo poche parole in chiusura di seduta, richiamando al rispetto e alla collaborazione fra le parti. Parti che ieri sera hanno avuto come protagonista le donne impegnate in questa amministrazione. Che si sono levate in una condanna ferma e compatta verso la discriminazione femminile.

Polemica partita dal web

Chiamate in causa loro malgrado per una polemica accesa sui social network, le donne impegnate in politica a Samarate, a causa di un commento pubblicato nei giorni scorsi, che così recitava: “Siamo abituati a quote rosa con gli auricolari”. Lo scontro sul web ha visto unirsi fra loro, oltre il colore politico, tutte coloro che, pur non direttamente, si sono sentite chiamate in causa. Ieri sera, ponendosi appunto un gradino sopra la campagna elettorale, il vicesindaco Cariglino prima e Rossella Iorio (Pd) poi, hanno denunciato con fermezza l’accaduto.
La frase, secondo il sindaco facente funzioni, «nulla ha a che fare con la critica relativa all’operato di una persona, che sarebbe stata del tutto legittima, ma vuole far intendere che le donne impegnate nella politica samaratese sono teleguide e telecomandate». Un’affermazione «offensiva, che allude all’incapacità delle donne di poter prendere decisioni, esprimere le proprie opinioni e affermare la propria capacità di essere incisive all’interno della dialettica politica. Affermazioni estremamente pericolose». «In questi anni – continua Cariglino – ho visto donne attente, preparate. A loro, nei loro diversi ruoli, è rivolta tutta la mia stima, il mio rispetto e il mio riconoscimento. Continuate nel vostro impegno politico. Mi auguro per il futuro di vedere ancora più donne impegnate e spero che un giorno il consiglio comunale di Samarate possa vantare fra i suoi banchi un maggior numero di donne. Le scuse sarebbero state doverose, ma non sono arrivate. Ecco perché, dopo quella affermazione, ancor più grave sarebbe stato rimanere indifferenti. E su questo ho trovato il consenso di tutte le donne oggi sedute in consiglio e non solo. Esprimiamo forte preoccupazione per queste affermazioni e non vogliamo che su questa questione si faccia finta di niente. Per questo motivo vi invitiamo a prendere le distanze e chiediamo, soprattutto agli uomini, di condannare questi comportamenti». Un congedo ideale, che probabilmente Cariglino non immaginava avrebbe dovuto pronunciare in chiusura del suo mandato come sindaco facente funzioni. E che invece, però, le ha consentito di superare rotture all’interno del centrodestra, citando appena il ritiro delle deleghe a Vito Monti e la campagna elettorale, già nel vivo, per cui ha auspicato «rispetto e collaborazione». Chiudendo il suo discorso consegnando simbolicamente una rosa a tutte le donne sedute in consiglio.

Diversità un valore aggiunto

A suggellare il senso dell’intervento è arrivato anche il contributo del consigliere Rossella Iorio: «I leoni da tastiera di questa epoca in cui il confronto è temuto perché il faccia a faccia non va più di moda, sono le bestie più pericolose, se poi hanno anche ruoli tali da fare arrivare questo tipo di offese a tante persone, è ancora peggio». E citando la partigiana Tina Anselmi, continua: «Penso a quanto le donne abbiano lottato e stiano ancora lottando per accaparrarsi un posto nel mondo che spetterebbe loro di diritto, perché parimenti capaci rispetto agli uomini se non talvolta migliori. E questa tipologia di affermazioni è oltremodo offensiva e lesiva di tutti gli sforzi compiuti per essere qui, noi, oggi, sedute in consiglio comunale o presenti nelle liste che si presenteranno alle prossime elezioni. Tutti, uomini e donne, dovrebbero compiere passi affinché la figura della donna non venga più offesa in questo modo. Tutti dovrebbero comprendere quanto valore aggiunto la diversità apporti a qualunque situazione della nostra vita, politica compresa. Personalmente non vedo qui sedute donne che necessitano di suggerimenti per esprimere la propria opinione, vedo donne impegnate, appassionate e battagliere che portano avanti ideali e progetti cercando di fare del loro meglio». Applausi e interventi a sostegno anche dai consiglieri Marica Simeoni e Maurizio Garofalo. Ma soprattutto con maggioranza e opposizioni concordi nel sostenere e difendere «la fortuna di potersi confrontare, oltre le differenze».

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