FERNO – E’ una piccola oasi naturale, lontana dal traffico e dalle piste di Malpensa, il laghetto di via Marco Polo a Ferno. Una volta discarica per i rifuti, oggi cuore di una natura che rinasce e prolifica. E che, da un anno, produce anche miele che ora può vantarsi del marchio Dop. Una vera eccellenza fernese targata Parco del Ticino.
Miele millefiori e d’acacia
Un risultato raggiunto quasi per caso ma motivo di vero orgoglio per l’associazione Amici del Laghetto, che lo scorso anno hanno avviato l’apicoltura, con sei arnie da cui sono stati ricavati ben 140 chili di miele fra acacia e millefiori. A raccontarlo, ieri 29 aprile, sono stati i volontari Piero Di Donè e Tiziana Zanconato, ricevuti dal sindaco Filippo Gesualdi e dall’assessore alla Cultura Sarah Foti: «Operiamo sul territorio da dieci anni, proponendo da sempre attività rivolete sopratutto ai giovani.Ora stiamo investendo nelle api: una scommessa vinta». Quest’anno le arnie, posizionate al laghetto in inverno e spostate nelle zone delocalizzate in estate, sono arrivate a otto: «La stagione sembra simile a quella passata, quindi siamo ottimisti sulla produzione». Sulla qualità, a mettere la propria garanzia, è arrivato il Parco del Ticino, patrimonio Unesco dallo scorso 15 marzo, che ha assegnato la certificazione Dop al miele prodotto dagli Amici del Laghetto: «Un orgoglio per noi e per tutta Ferno, ma il giusto riconoscimento a tutto l’impegno che l’associazione mette in quello che fa».
Un orgoglio per Ferno
La certificazione Dop per il miele fernese non è solo un vanto. Posiziona di diritto il prodotto nel patrimonio mondiale da tutelare. Ma soprattutto è indice che la natura, anche in zona aeroporto, non sia così malata, al contrario: «Anche per noi è stato curioso vedere il prolificare delle api: questo vuol dire che l’inquinamento non si sente molto nella zona del laghetto. Dato confermato dalla ricchissima presenza di lucciole nel sottobosco, che abbiamo rilevato nel corso di un nostro evento lo scorso maggio: abbiamo un’aria sana. E una flora e una fauna vivissime e fondamentali per tutto l’ecosistema».