CASORATE SEMPIONE – Sono bastati otto minuti di Commissione Eventi, lunedì 15 febbraio, per trovarsi d’accordo. In tempo di pandemia, Casorate Sempione preferisce muoversi con cautela e rimandare spettacoli, incontri e concerti a tempi migliori, quando temperature più moderate daranno la possibilità di utilizzare gli spazi aperti. Sì, perché l’idea di sfruttare il web non convince poi molto. O almeno non nel momento in cui si corre il rischio di investire denaro «per 20 o 30 persone che si collegano», ha precisato l’assessore alla Cultura, Laura Valsecchi.
Tutto rimandato
In realtà, finora, Casorate non è proprio rimasta a secco di eventi. Sotto Natale, per esempio, il coro ha reso pubblico un video in cui si esibiva. Oppure uno degli ultimi appuntamenti è stato “La musica nell’aria”, un concerto in streaming del maestro Luca Volontè, in occasione del santo patrono. Altri invece sono stati dedicati ai bimbi, come le favole al citofono, fino ad arrivare alle ricorrenze più serie. Ne sono un esempio la Giornata della Memoria e del Ricordo, con delle installazioni posizionate fuori dal Comune per omaggiare le vittime.
Ora le possibilità di accogliere di nuovo il pubblico per eventi in presenza sono ancora poche. I numeri dei contagi Covid non lo consentono. Ma l’idea dello streaming come sostituto temporaneo ha fatto storcere un po’ il naso. Così Valsecchi: «Ho visto molte proposte di eventi online, ma hanno delle spese che non vale la pena affrontare». Tanti degli eventi finora promossi sono stati a costo zero. Della serie che si può anche correre il rischio che abbia poco successo. Investire, visto anche il momento economico, non sembra essere la soluzione più stimata: quindi, probabilmente, tutto rimandato.
Una finestra aperta
Una finestra si è aperta con la proposta di Simone Stoppa, commissario per Casorate Aperta. «Vista l’impossibilità di organizzare eventi in presenza – ha spiegato – sarebbe interessante veicolare sui social, come la pagina del Comune, quelli che già vengono messi online in maniera gratuita». Una soluzione, secondo Stoppa, che offre anche la possibilità di raggiungere differenti fasce d’età. Dalla musica al teatro, fino agli incontri. Per piccoli e grandi. «Basterebbe dare solo tutte le informazioni ai cittadini per collegarsi». Un’ipotesi che è stata ben accolta da tutti. E che evita di «investire su eventi che possono avere un dubbio riscontro».
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