Masterplan di Malpensa, i sindaci del Cuv: «Le posizioni sono ancora distanti»

Masterplan Malpensa cargo city

MALPENSA – «Resta da sciogliere il fondamentale nodo della previsione di espansione a sud del sedime aeroportuale. È il punto su cui le posizioni dei vari interlocutori sono ancora distanti». I nove sindaci del Cuv tirano le somme sugli ultimi incontri che li hanno riuniti intorno al tavolo di Regione Lombardia per discutere il Masterplan di Malpensa. Tutto è ancora in fase di discussione, molte delle richieste già definite imprescindibili stanno prendendo la via del compromesso. Ma la questione più importante, l’ampliamento della Cargo City, non ha ancora messo tutti sulla stessa linea. Tutt’altro.

Il nodo espansione

«Siamo consapevoli dell’importanza della discussione in atto», dicono i sindaci dell’intorno aeroportuale. E il loro obiettivo si conosce fin dall’inizio, ovvero «garantire una presenza aeroportuale compatibile con le esigenze, i bisogni le tradizioni del nostro territorio e dei cittadini che lo abitano. Per tale motivo ogni eventuale sviluppo di Malpensa non potrà che essere equilibrato e sostenibile». E in questo ragionamento, resta centrale il fattore espansione a sud. Che da 60 ettari è stata ridotta a 45, soluzione che va stretta al Cuv. Questo perché l’area su cui costruire, di fatto, non cambia. Ma vengono ridimensionati i confini lasciando fuori dal sedime una parte che già doveva restare a verde, ha più volte sottolineato il consorzio urbanistico volontario.

La viabilità

In ogni caso, il tavolo di confronto promosso da Regione e coordinato dall’assessore all’Ambiente, Raffaele Cattaneo, «ha consentito di affrontare con spirito costruttivo importanti temi inerenti al Masterplan», ricordano. «Avanzamenti si sono verificati sul fronte delle infrastrutture viarie previste dal Piano d’area del 1999 e giudicate ancora oggi fondamentali per la mobilità dei comuni». E la proposta di Regione di realizzare il prima possibile alcune opere di minor impatto economico «ha incontrato il nostro favore». Nello specifico, sono: la riqualificazione di via Giusti della Ss336 (in base al progetto già redatto da Sea e Anas), la bretella di Arsago Seprio (collegamento tra la Sp49 e la Ss33 del Sempione), la variante alla Sp28 (tratto da Samarate, frazione Cascina Costa, alla zona industriale di Ferno) e la tangenziale ovest di Gallarate da Besnate (A8-A26) a Cardano al Campo (Ss336) nel tratto di Cardano. Contestualmente è prevista, quindi, «la progettazione e la successiva realizzazione di quelle più onerose». Ovvero la tangenziale di Somma Lombardo e il tratto Ss341 a Samarate) ha incontrato il nostro favore.

Lavoro e formazione

Anche sul tema formazione e lavoro «si registrano progressi grazie alla dichiarata disponibilità di Sea al coinvolgimento di Comuni del Cuv e centri di formazione del territorio nella definizione di una Academy e di uno sportello lavoro». La volontà condivisa è «formare figure professionali richieste dai vari operatori economici, così da favorire l’aumento dell’occupazione di residenti del nostro territorio».

Aree delocalizzate e ambiente

Ben vista dal Cuv, inoltre, «la disponibilità di Sea a partecipare all’accordo di programma per la
riqualificazione delle aree delocalizzate
». Mentre, sul fronte ambientale «si è condivisa la necessità di ripristinare l’osservatorio previsto dal piano d’area e inattivo da più di dieci anni, di attivare centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria e di differenziare le tariffe aeroportuali al fine di incentivare su Malpensa l’utilizzo di aeromobili di ultima generazione».

Continua la discussione

Di fatto, «la discussione continua e le diplomazie sono al lavoro, ne è un esempio il meeting con la camera di Commercio e le associazioni d’impresa dello scorso 9 marzo», prosegue il Cuv. Il tutto, «in vista dell’incontro del prossimo 4 aprile», cioè la data individuata per prendere una decisione definitiva.

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