LONATE POZZOLO – Il futuro di Malpensa prende forma. Con il progetto Masterplan vengono ridisegnati i confini del sedime aeroportuale, in vista di un’espansione a sud della Cargo city. E che da un punto di vista ambientale andrà a penalizzare in modo particolare Lonate Pozzolo e la sua brughiera. Per questo l’amministrazione guidata dal sindaco Nadia Rosa ha organizzato un incontro, previsto per lunedì 28 marzo, alle 21, nella sala polivalente Ulisse Bosisio Riunioni.
Il nodo Cargo city
Sono diversi i temi – ben noti – che riguardano il piano d’espansione del sedime aeroportuale. E se a oggi si sono trovati punti di incontro su più livelli, riassunte in quelle richieste imprescindibili che i sindaci del Cuv hanno inviato a Palazzo Lombardia, resta ancora «un nodo da sciogliere». Lo sa bene il primo cittadino, perché l’ampliamento del settore cargo andrebbe a occupare una parte della brughiera che si sviluppa in territorio lonatese. Nell’ultimo incontro in Regione si è parlato del volume di espansione, che è passato da 60 a 45 ettari. Non del tutto una vittoria, visto che «sono gli stessi su cui era già previsto costruire», ricorda Rosa. Di contro, la proposta è riqualificare gradualmente una parte consistente di brughiera a sud. Ma aldilà di quello che sarà – verrà ufficialmente svelato al prossimo incontro il 4 aprile – resta attiva «una mediazione con Regione, per capire se è possibile ridurre ancora gli ettari di espansione. E si si può pensare a un percorso fatto per step».
I temi
Il piano d’espansione sarà di fatto il tema più discusso all’incontro del 28 marzo, quindi. Ma non l’unico: «Sarà una serata informativa per spiegare i pareri presentati dal Cuv e raccontare cosa prevede il Masterplan», prosegue Rosa. Questo perché «non è mai stata data una spiegazione pubblica e ci sembrava corretto offrire un quadro generale della questione». Dono diversi i temi, che sono stati snocciolati agli incontri Cuv e ai tavoli di Regione Lombardia, insieme agli altri enti coinvolti. Così come quello di recente convocato dalle associazioni di categoria. Il tutto per toccare temi fondamentali: dalle infrastrutture legate alla viabilità del territorio, alla questione dell’inquinamento acustico, fino al fattore lavoro e formazione professionale. Ovviamente, in un’ottica di equilibrio fra sviluppo e tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.