Tangenziale di Somma, 50 anni fa il primo progetto. Il punto del sindaco Bellaria

somma tangenziale 50 anni

SOMMA LOMBARDO – Il primo studio di fattibilità è datato 1972, quando l’ingegnere Da Rios ebbe l’idea di un tracciato – oggi corrispondente a quello ovest – per far fronte all’ampliamento di Malpensa. Ma trascorso mezzo secolo la Tangenziale di Somma rimane ancora sulla carta.
Ai tempi si stimava un aumento passeggeri che toccava i 10milioni, con le inevitabili ricadute che il traffico da e per l’aeroporto avrebbe generato sui Comuni del territorio. «Oggi il numero di viaggiatori è vicino ai 30milioni, le merci sono arrivate a circa 700mila tonnellate l’anno e il progetto della tangenziale di Somma Lombardo festeggia 50 anni», sottolinea con sarcasmo il sindaco Stefano Bellaria. «Sarebbe bello celebrarli con il via libera di Regione Lombardia e del ministero».

Il sogno tangenziale

Con il progetto della nuova Lidl e la rotonda sul Sempione per agevolare l’ingresso delle auto al nuovo supermercato, Somma è tornata a parlare del sogno tangenziale. A questo si aggiunge il Masterplan, che di recente ha mobilitato i sindaci del Cuv per presentare a Palazzo Lombardia una serie di richieste prioritarie. E, alla voce viabilità, rispunta proprio il percorso a perimetro del centro sommese. Di fatto, con le risorse del Pnrr da intercettare e le Olimpiadi di Milano alle porte, la partita oggi sembra essere più aperta che mai. E il primo cittadino ne approfitta per fare il punto della situazione.

I tre lotti

Intanto, alla base c’è «il massimo impegno – mio, del Cuv e degli enti coinvolti – di ridurre il più possibile l’impatto ambientale. Ma anche i costi», ricorda Bellaria. Soprattutto considerando che si parla di un investimento completo da 90milioni di euro. In quest’ottica, l’amministrazione ha deciso di operare per tranche, in base alle priorità e con l’obiettivo di «facilitare il più possibile l’iter». Sono tre i lotti ipotizzati. Il primo, quello «meno costoso e più rapido», è la riqualificazione di via Giusti, «finanziato da Sea che ha già a disposizione i progetti e con la supervisione di Anas: manca solo il via libera». L’altro è il ramo ovest, che avrebbe la precedenza perché «intercetta il traffico di tre strade: il Sempione in arrivo da Vergiate, la provinciale 27 da Sesto Calende e Golasecca e poi la 336 da Varallo Pombia». Infine, il tratto est, che attraverserebbe la Valle per unire via Giusti con il Sempione, proprio all’altezza della nuova rotonda della Lidl. In questo caso particolare, in gioco c’è anche Arsago Seprio, con un tratto di tangenziale che, passando sotto la ferrovia, unirebbe la rotatoria del supermercato a quella di via Roma e poi al casello autostradale di Besnate. Un progetto al quale la giunta del sindaco arsaghese Fabio Montagnoli non ha intenzione di rinunciare.

somma arsago tangenziale malpensa

Le esigenze del territorio

Il progetto completo rientra già nel Piano d’area di Malpensa del 1999. Poi nel 2007 Regione ha confermato l’opera come prioritaria. «Se c’è un aspetto molto apprezzato è che nel Piano venivano programmati questi interventi come necessari per il territorio. E non solo per l’aeroporto», conclude il sindaco. «Vanno infatti considerate tutte le esigenze e le ricadute sui Comuni, perché l’aeroporto non è una cattedrale nel deserto. Chiediamo quindi che quanto è stato concordato a suo tempo venga applicato».

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