Da Busto a Davos con gli sci ai piedi per protestare contro i cambiamenti climatici

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Marco Tosi, guida alpina di Busto, ha raggiunto Davos con gli sci ai piedi

BUSTO ARSIZIO – Dalla stazione delle Nord a Davos con gli sci ai piedi. Per protestare davanti al World economic forum contro «quelle aziende che per anni si sono disinteressate dei problemi climatici e anche ora, pur lanciando messaggi ambientalisti, continuano a investire un sacco di soldi sul combustibile fossile». Chi parla è il bustocco Marco Tosi, tecnologo alimentare e guida alpina, che domani, martedì 21 gennaio, alle 13.20 partirà proprio da Busto insieme ad altri tre alpinisti: Luca Fontana, Giovanni Montagnani e Michele Dondi. Per attraversare le Alpi, coprire quasi 5 mila metri di dislivello, percorrere quasi 90 chilometri con gli sci ai piedi in 2 o 3 giorni e arrivare a Davos (tra giovedì e venerdì) e costruire un igloo (più o meno davanti) al palazzo in cui si terrà il forum.

La strada verso il nulla

«Sarà una protesta – dice la guida – pacifica e silenziosa. Davos sarà blindatissima e nessuno di noi ha in mente di compiere azioni eclatanti. Solo portare la nostra testimonianza contro la crisi climatica e per chiedere che vengano applicati modelli di business più etici e sostenibili”. L’iniziativa della spedizione ambientalista è stata denominata “Your path is to nowhere” (La tua strada è verso il nulla). Da Busto i quattro alpinisti raggiungeranno in treno Sondrio e da lì inizierà il viaggio con gli sci ai piedi. Un viaggio su e giù per le Alpi a impatto zero. «Durante il quale – continua Tosi – avremo anche il modo di testimoniare il cambiamento climatico. Abbiamo, infatti, previsto di passare per i laghi di Saint Moritz che quest’anno non sono nemmeno ghiacciati. Ma già il nostro viaggio certifica quanto il clima sia cambiato rispetto a solo 30 anni fa. Quando questo tipo di impresa non sarebbe stata possibile per via delle temperatura rigidissime».

Nel solco di Greta

Marco Tosi poi spiega anche: «La nostra iniziativa nasce nel solco del Friday for future e dell’Exctintion Rebellion e si inserisce tra le tante iniziative organizzate e portate avanti da realtà ambientaliste per sensibilizzare sempre più sul tema dei cambiamenti climatici».

busto davos World economic forum – MALPENSA24