Banche, ora aiutate chi ha bisogno!

l'erogazione del finanziamento non sarà a discrezione della banca, ma sarà automatica e gratuita?

di Fabrizio Iseni

Premesso che è mio dovere esprimere la massima stima e considerazione nei confronti del Direttore, dei giornalisti ed editorialisti di Malpensa24, in un momento così delicato e difficile, è giunto il momento di chiarire alcuni punti sul decreto liquidità.

Dopo l’annuncio del Governo, le banche hanno cominciato a muoversi. Le prime informazioni fornite dagli istituti di credito del territorio a piccoli imprenditori, artigiani, commercianti e professionisti con un disperato bisogno di liquidità per sopravvivere, erano state tutt’altro che rassicuranti, come ci hanno segnalato diversi lettori di Malpensa24. Ma la circolare dell’Abi di ieri, giovedì 9 aprile, l’associazione bancaria italiana, ha fatto chiarezza e ha consentito di superare la confusione iniziale agli sportelli. Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha garantito che con l’invio della circolare “tutte le banche divengono immediatamente operative, tutti i bancari vedranno la circolare e si realizzerà la certezza del diritto. A proposito dell’esame del credito, i soldi vengono dati appena la competente autorità pubblica avrà dato la garanzia”. La circolare fa chiarezza sul punto più importante e cioè che il finanziamento della quota di 25mila euro non è concesso su basi discrezionali, ma è un diritto di chi lo richiede (purché in possesso dei requisiti previsti nel decreto), essendo interamente coperto dallo Stato. Il rilascio della garanzia – si legge nella circolare firmata dal Presidente Patuelli – “è automatico e gratuito, senza alcuna valutazione da parte del Fondo di garanzia (che per le piccole imprese è il Fondo di garanzia Pmi – Mediocredito Centrale e ministero dello Sviluppo, ndr)”. La Banca dovrà pertanto erogare il finanziamento “con la sola verifica formale – scrive l’Abi – del possesso dei requisiti, senza attendere l’esito dell’istruttoria del gestore del Fondo medesimo”. Quindi se l’azienda non riesce a rimborsare il finanziamento provvederà a farlo l’ente di garanzia individuato dallo Stato e la banca non accumulerà sofferenze. La garanzia dello Stato per i mini prestiti, quelli da 25mila euro destinati appunto a piccoli imprenditori, artigiani, commercianti e professionisti, è pari al 100% del finanziamento. Sciolto questo nodo, quindi, non dovranno esserci ulteriori impicci.

Per tutte le informazioni e per chiarimenti, qualora ci siano dubbi agli sportelli delle banche sul territorio, l’Abi ha istituito il numero verde 800020030. I giornalisti di Malpensa24 lo hanno testato per i nostri lettori. Risponde il Gruppo Cassa Depositi e prestiti, che per le informazioni sul Decreto Liquidità rimanda alla propria banca (e sembrerebbe un corto circuito), ma la procedura guidata consente comunque di parlare poi con un operatore.

Ma come si fa a chiedere questi soldi? Bisognerà andare in banca (attenzione perché alcune banche – in linea con le misure di prevenzione covid19 – ricevono su appuntamento quindi sarà bene chiamare prima di recarsi sul posto). Per i prestiti fino a 25mila euro a questo punto pare proprio che non ci sia valutazione del merito di credito, basta un’autocertificazione sui ricavi. La restituzione è in sei anni con inizio del rimborso del rimborso non prima di due anni. Banche del territorio: fate la vostra parte, perché ci sono troppe piccole e medie imprese che stanno soffrendo.