Effetto Covid a Varese: l’aspettativa di vita nel 2020 è diminuita di un anno e mezzo

Varese aspettativa vita

VARESE – La pandemia ha inciso in modo significativo sull’aspettativa di vita in provincia di Varese. Gli effetti del Covid sono evidenti, come emerge da un’analisi svolta dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Varese su dati Istat. La speranza di sopravvivenza è diminuita di 1 anno e 6 mesi nel 2020 e sono stati colpiti maggiormente gli uomini. La seconda ondata nell’autunno dello scorso anno è stato il periodo in cui si sono verificati più lutti. E si registra anche una forte diminuzione della natalità.

Effetto Covid

La pandemia ha portato una vera inversione di tendenza: negli ultimi anni l’aspettativa di vita a Varese registrava un trend in continua crescita, in linea col dato nazionale. Nel 2019 era stata toccata la punta di 83,7 anni. I dati elaborati dall’ente camerale mostrano che nel 2020 il Covid ha innescato un netto calo: la speranza di sopravvivenza è diminuita di 1 anno e 6 mesi, scendendo a 82,1. Un dato che rimane superiore sia a quello lombardo, pari a 81,3, sia a quello italiano, fermo a 82 anni. A essere maggiormente colpito è stato il genere maschile: a Varese, nel 2020, la speranza di vita delle donne (84,6) supera di 5 anni quella degli uomini (79,6), mentre nel 2019 il gap si fermava a 4,6 anni. Al 31 dicembre 2020 la popolazione residente in provincia di Varese si attesta, in base alle ultime stime Istat, a 879.929 unità. Un decremento dello 0,6% rispetto al 2019 quando gli abitanti erano quasi 885mila.

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L’impatto in Lombardia

La Lombardia è la regione che ha maggiormente risentito della pandemia: nel 2020 registra complessivamente una riduzione di 2,3 anni nella speranza di vita rispetto all’anno precedente, a fronte di una media italiana di -1,2 anni. Il dato di -1,6 anni di Varese risulta essere il calo più limitato di tutta la Regione, insieme alla provincia di Mantova. La situazione peggiore si è verificata a Bergamo, con -3,8 anni, seguita da Lodi e Cremona, con -3,7. Nell’anno della pandemia il tasso di mortalità ogni 1000 abitanti è passato in Lombardia dal valore di 10 a 13.6, a Varese da 10.5 a 13.2. Anche in questo caso l’impatto è più consistente in Lombardia rispetto alla media italiana.

Novembre 2020 il mese con più lutti

In provincia di Varese già la prima ondata del 2020 ha avuto effetti significativi, facendo alzare la curva dei decessi complessivi a punte di 1.100 morti a marzo e 1.290 ad aprile. Cifre molto più alte rispetto all’anno precedente: nel 2019 in provincia di Varese si erano registrati 793 decessi a marzo e 717 ad aprile. È stata però la seconda ondata quella che ha causato maggiori lutti: a novembre 2020 Istat certifica che nei comuni varesini sono morte 1.690 persone, con un incremento del 116% rispetto a dodici mesi prima. I primi dati del 2021 indicano una riduzione dell’eccesso di mortalità, anche se la curva dei morti rimane al di sopra dei livelli pre-pandemia, almeno fino a maggio (ultimo dato disponibile).

Varese aspettativa vita 1

I comuni più colpiti

Nel 2020 i comuni che hanno registrato il tasso di mortalità più elevato in provincia di Varese sono stati Porto Ceresio, Bodio Lomnago, Barasso, Laveno Mombello e Cuvio. I comuni con la mortalità più bassa invece sono stati Cassano Valcuvia, Brunello, Brenta, Bedero Valcuvia e Cugliate Fabiasco. Il Covid ha avuto effetti anche sul tasso di natalità, che registrava un trend negativo già prima della pandemia. Se nel 2017 in provincia erano nati 7,5 bambini ogni 1000 abitanti, la tendenza alla discesa si è accentuata proprio nel 2020. Con un tasso pari a 6,6 Varese si colloca al di sotto degli indici di Lombardia (6,9) e Italia (6,8).

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