Esternalizzazioni Sea, l’amaro sfogo di una dipendente: “Prima i soldi delle persone”

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MALPENSA – Una lettera alla presidente della commissione Bilancio e Patrimonio del Comune di Milano, Simonetta D’Amico. La firma una ex dipendente della società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa. Oggetto: le esternalizzazioni di alcuni rami d’azienda e il disagio che esse creano ai lavoratori. Disagio e sconforto per una decisione che, secondo i diretti interessati e i sindacati, sono inaccettabili al pari di quanto deliberato dai vertici della stessa Sea. Disagio e sconforto anche per le risultanze del dibattito dei giorni scorsi nella competente commissione di Palazzo Marino (azionista di riferimento della stessa Sea).

Ecco il testo della missiva.

Buongiorno Gentilissima Presidente Simonetta D’Amico.
Mi scuso in anticipo per il disturbo.
Sono l’unica donna che fa parte dei 60 lavoratori SEA che sono stati esternalizzati nella new-co Airport ICT Services Srl. Non è importante che sia l’unica donna… quello che è importante è che (lo scrivo con grande amarezza) ho potuto assistere alla Commissione Consiliare del 28 gennaio nella quale mi è parso che abbia vinto la cattiva politica, quella che mette i soldi prima delle persone, che mette l’arroganza dei Manager davanti al lavoro serio, professionale e trentennale dei dipendenti che non si sono mai sottratti alle loro responsabilità per fare grande la loro società. I 60 lavoratori ICT sono persone, non sono semplici numeri… sono singles, hanno figli e famiglie e si fanno in quattro per arrivare alla fine del mese, perché la PANDEMIA non c’è stata solo per SEA (che è già in ricrescita): c’è e c’è stata anche e soprattutto per noi lavoratori. Abbiamo mutui, finanziamenti accesi e tante spese da sostenere che ci servono per poter continuare a vivere nelle nostre case, per mandare a scuola i figli, per stare vicino ai genitori anziani che hanno grandi problemi da gestire. La SEA ci sta mandando fuori dal perimetro aziendale letteralmente dall’oggi al domani, ringraziandoci del lavoro svolto, mancandoci di rispetto, dicendo che aveva avuto un dialogo con i Sindacati e invece ha sempre recitato un monologo prepotente e arrogante. L’esternalizzazione non è sempre la risposta giusta… soprattutto in un caso come il nostro, nel quale SEA sta abbandonando e affondando 60 lavoratori di un reparto che non era nemmeno in perdita, con un’età media di 52 anni e una professionalità trentennale, con competenze imparate sul campo. Se mi è permesso dirlo, gentilissima Presidente D’Amico, non siamo noi 60 lavoratori il problema economico di SEA. Nel corso della Commissione Consiliare abbiamo potuto ascoltare da diversi consiglieri domande che non hanno avuto risposte, aggirate volutamente pensando che non si notasse. Le chiedo di prendere a cuore la sorte di questi 60 ex dipendenti SEA e delle loro famiglie finché si è in tempo, affinché possano ritornare a lavorare serenamente e soprattutto affinché venga fatta giustizia: perché non verranno tutelate e garantite la professionalità e la remunerazione economica nella società che vincerà l’imminente bando pubblico, ma solo i contratti che verranno acquisiti.
Con la mano sul cuore Le chiedo di riconsiderare le informazioni che sono emerse e le tante domande dei Sindacati, sia essi di base che confederati, alle quali non sono state date vere risposte.
Non è vendendo 60 lavoratori di un reparto che non è in perdita ed esternalizzandoli che SEA potrà risparmiare o recuperare le perdite della pandemia. Ai fini del Bilancio di SEA e del Comune di Milano, questo sembra più un autogoal.
Mi scuso per il tempo che Le ho rubato, ma spero di essere stata in qualche modo utile alla Sua personale valutazione di questa operazione poco trasparente, in riferimento alla Sua carica come Presidente della Commissione Bilancio e Patrimonio Immobiliare.
Resto naturalmente a disposizione per qualunque chiarimento, certa di avere quelle buone ragioni che non mi fanno temere di rispondere a qualunque domanda o perplessità.
Cordiali saluti.

Una ex dipendente SEA per 27 anni di onorato servizio

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