Fdi sul recesso di Canegrate da So.Le: «È ancora conveniente per Legnano?»

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LEGNANO – Approda in consiglio comunale a Legnano lo “strappo” del Comune di Canegrate dall’Azienda speciale consortile So.Le. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha presentato una interrogazione iscritta all’ordine del giorno delle assemblee cittadine dei prossimi martedì 20 e 27 dicembre, dopo che l’amministrazione canegratese ha esercitato il recesso dall’affidamento dei servizi sociali all’azienda, recesso – come si legge nell’interrogazione – motivato «per via dell’inesatta individuazione dei costi del personale nel bilancio previsionale redatto dall’Azienda, principalmente a causa del cambio di contratto e dall’assunzione di nuovi dipendenti, comportando per l’azienda un incremento sostanzioso di tali costi, stimabili in circa 400.000 euro».

Il timore: spendere di più per gli stessi servizi

Sotto la lente dei consiglieri Stefano Carvelli, Gianluigi Grillo e Franco Colombo è finita la convenienza economica dell’affidamento alla So.Le dei servizi socio-educativi e socio-assistenziali del Comune di Legnano, come deliberato il 28 dicembre di un anno fa.

«Nel 2021 – riassumono i fatti i consiglieri di Fdi – l’Azienda speciale consortile So.Le ha deciso di applicare ai propri dipendenti il contratto Uneba, in sostituzione di quello per le cooperative sociali. Il contratto Uneba contempla un trattamento di miglior favore per i dipendenti, rispetto al contratto per le cooperative sociali, con l’inevitabile conseguenza di essere più oneroso per il datore di lavoro. L’amministrazione comunale di Legnano, sollecitata in varie occasioni sulla convenienza economica degli affidamenti alla So.le, ha più volte espresso sicurezza sul criterio di economicità dell’operazione, negando ogni possibilità di dispendio di denaro pubblico».

«Stimare il reale aumento dei costi»

Ora, però, le cose potrebbero cambiare. In peggio. Premesso che l’aggravio dei costi del personale dell’Azienda speciale peserà su tutti i Comuni soci che ne subiranno la ripartizione, il gruppo consiliare di minoranza chiede a sindaco e assessori competenti di «rendere note le motivazioni fornite dall’Azienda ai Comuni soci circa la natura dell’inesatta individuazione dei costi del personale, indicando quali azioni correttive sono state programmate; di fornire una stima attendibile, in attesa di consuntivazione, dell’entità di questo incremento dei costi del personale dell’Azienda, specificando a quanto ammonterebbe la cifra che andrebbe a pesare nelle casse del Comune; di relazionare circa le intenzioni dell’amministrazione nel voler proseguire o meno tutti gli affidamenti già in essere, specificando la motivazione della scelta; e infine di rendere edotto il consiglio comunale su quali azioni di controllo il Comune vorrà porre nei confronti dell’Azienda Consortile, in particolare nel caso che l’aggravio dei costi del personale a causa di un errato calcolo nel bilancio previsionale dell’Azienda, venisse confermato».

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