Fermi tutti: sospesi i campionati di A1 e A2. Pirola e Fabris alzano la voce

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BUSTO ARSIZIO – Alla fine non si gioca e, forse, è meglio così. La partita tra E’ più Pomì Casalmaggiore e Uyba è stata rinviata a data da destinarsi, al termine di una giornata ai limiti del surreale, conclusasi (salvo ulteriori colpi di scena) con la sospensione del campionato di A1. A caldo abbiamo raccolto il commento del presidente delle società bustocca Giuseppe Pirola.

Pirola: “Ragionevolezza non paura”

“Siamo partiti in mattinata per Casalmaggiore in quanto non avevamo ancora ben chiaro cosa potesse succedere in base all’interpretazione del nuovo decreto che da una parte dice che è possibile giocare a porte chiuse, dall’altra parte parla della zona rossa di passaggio. Con serenità siamo partiti per fare la rifinitura, anche se le ragazze sicuramente non sono dei robot: più che pensare solo alla partita, pensavano anche alla situazione in Lombardia ed in Italia. Ci siamo poi interfacciati con gli altri club: ognuno ha fornito le sue giustificazioni, chi è già andato in trasferta ma non in una zona rossa, chi doveva andare in zona rossa. Dopo aver raccolto più opinioni possibili io e Barbaro abbiamo fatto un briefing e deciso di non scendere in campo. Ho comunicato quindi la nostra decisione al presidente Fabris, l’ho condivisa insieme a Boselli di Casalmaggiore, che era della mia stessa idea, e a quel punto abbiamo fatto prevalere la ragionevolezza e non la paura. Le ragazze adesso ritornano a casa in attesa di avere ulteriori istruzioni su cosa fare da domani in avanti. La Coppa Cev? Non so dire molto oggi, per i motivi già accennati, lo andiamo a casa, vediamo cosa succede e nelle prossime ore, con la serenità che ci ha sempre contraddistinto vedremo di riuscire a superare anche questa criticità”.

Fermi tutti in A1 e A2

Dopo il rinvio del derby tra Casalmaggiore e Uyba, la Lega Volley Femminile ha deciso di forzare la mano. Il presidente Mauro Fabris, ha fermato i campionati di A1 e A2 (in cui milita anche la Futura Volley) proprio in funzione dell’emergenza Coronavirus.    

Le stoccate di Fabris

“Agiamo con senso di responsabilità nei confronti delle atlete e degli staff delle nostre squadre. Dispiace solamente che autorità politiche e sportive che hanno più responsabilità di noi abbiano generato una situazione non chiara che ha causato solo caos e paure. Scrivere, come fa il Governo, che si può disputare gli eventi sportivi a porte chiuse, ma contemporaneamente limitare la mobilità dentro e fuori le cosiddette ‘zone rosse’, è qualcosa di assolutamente incomprensibile. Se poi il Ministro dello Sport va in tv a dire che chi si ostina a giocare “non rappresenta più i valori morali”, tutto ciò risulta veramente troppo”.    
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