FERNO – “Abbiamo investito sulle nostre scuole, e continueremo a farlo, perché tutto comincia da qui”. Le parole dell’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione di Ferno Sarah Foti hanno anticipato, nella mattinata di oggi, sabato 2 aprile, il taglio del nastro della nuova aula sensoriale della primaria Monsignor Bonetta.
Progetto per tutti i bambini
“Festeggiamo con questa inaugurazione il ritorno alla normalità – ha detto la dirigente scolastica Germana Pisacane – E’ bello vedere oggi quest’aula piena. Nel corso della pandemia abbiamo continuato a creare relazioni tra i nostri studenti. E oggi presentiamo questo progetto di grande sostanza che tiene conto delle esigenze dei bambini. Non soltanto di quelli con disabilità, ma di tutti i bambini. Perché un momento di crisi è sempre possibile”.
Cos’è l’aula sensoriale
Le stanze sensoriali, allestite con arredamenti e giochi che le rendono particolarmente accoglienti e rilassanti, nascono come ambienti progettati a favore di bambini affetti da particolari disabilità per ritrovare il benessere e la calma attraverso la stimolazione dei cinque sensi e l’utilizzo di tecniche di “destressamento”.
Qui c’è il futuro
“Grazie all’amministrazione che ha reso tutto questo possibile – ha aggiunto la dirigente – E grazie a tutto il personale scolastico e ai docenti che hanno attuato il progetto”. “Un progetto – ha aggiunto il sindaco di Ferno Filippo Gesualdi – Nato per perdurare nel tempo. Qui c’è il nostro futuro. Per questo la nostra amministrazione ha sempre avuto attenzione per la scuola: questo è il primo passo per la socialità. Qui si cresce e si diventa cittadini”. Foti ha aggiunto: “Grazie alla scuola per aver portato quest’idea. Quest’aula nasce da un progetto olandese che stimola i processi intellettivi attraverso i cinque sensi. Ci siamo messi subito al lavoro. Quando un assessorato all’Istruzione ha i mezzi deve esserci. Lo dico oggi anche con un po’ di orgoglio e soddisfazione. Queste sono le belle collaborazioni. E dalle belle collaborazioni arrivano risultati come questi”.