Ferno, tagli alle rette della materna per le famiglie in crisi. Aiuti fino a 10 mensilità

FERNO – Un contributo per un massimo di dieci mensilità ad anno scolastico. In un momento storico all’insegna del caro vita, Ferno allunga una mano alle famiglie in difficoltà: un supporto economico con l’obiettivo di ridurre la retta di frequenza alla scuola d’infanzia. Per un importo complessivo di 8.400 euro. Questo, sulla base della convenzione in essere con la materna Carlo Castiglioni per il biennio 20222023.

Il Comune in campo

Il periodo storico, ormai è noto, è particolarmente complicato. Il caro vita – tra bollette di luce e gas che sono almeno triplicate e tutti gli strascichi della pandemia che gravano ancora sulle spalle di molti – richiede un intervento mirato a sostenere il più possibile le persone in crisi. E così è a Ferno. In base alla convenzione stipulata con la scuola d’infanzia, l’amministrazione comunale riconosce alle famiglie in difficoltà «un contributo per un massimo di dieci mensilità ad anno scolastico, definito in base al regolamento Isee», si legge nella determina del responsabile del servizio. Ovviamente, un aiuto offerto «compatibilmente alle disponibilità di bilancio».

Numeri e iter

Le richieste di sostegno da parte dei nuclei familiari – identificati attraverso un codice anonimo a tutela della privacy – mostrano che «sono in possesso dei requisiti». Inoltre, «tutti i genitori hanno autorizzato la liquidazione del contributo economico finalizzato alla riduzione della retta di frequenza, direttamente alla scuola dell’infanzia: i versamenti saranno effettuati ogni tre mesi a consuntivo, previo accertamento da parte dell’ufficio socio-culturale dell’effettiva frequenza dei bambini». Nello specifico, la cifra complessiva è così suddivisa: 3.360 euro per l’esercizio del 2022 e 5.040 per quello del 2023.

La collaborazione

Questo tipo di misura di supporto risale allo scorso anno, quando è stato modificato il regolamento per garantire «una maggior collaborazione con la scuola paritaria», dice ora il sindaco Sarah Foti. Come funziona? «L’istituto comunica quali sono le famiglie in difficoltà, che vengono mandate in Comune e in base all’Isee vengono erogati i contributi». Si tratta di «una forma di collaborazione con la nostra scuola paritaria, l’unica in paese, per essere sempre efficienti sotto ogni punto di vista. Che è una risorsa preziosissima».

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